Carreri: "Dal trauma di Gettonopoli al mio ritorno a Palazzo Zanca" VIDEO

Carreri: “Dal trauma di Gettonopoli al mio ritorno a Palazzo Zanca” VIDEO

Marco Olivieri

Carreri: “Dal trauma di Gettonopoli al mio ritorno a Palazzo Zanca” VIDEO

mercoledì 06 Novembre 2024 - 09:00

Il neo assessore: "La condanna in Cassazione poteva essere evitata, abbiamo subito un'ingiustizia". 15 i consiglieri condannati nel 2021

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – Il neo assessore al Decentramento Nino Carreri, un’esperienza ventennale in politica come consigliere di Quartiere e comunale, rievoca “un momento traumatico” della sua vita. E così lo racconta: “Dopo la condanna in Cassazione per Gettonopoli a Palazzo Zanca, ho scoperto che si poteva evitare questa sentenza. All’atto della restituzione del danno erariale, io ho avuto una contestazione per soli 4 gettoni. L’inchiesta nasceva per chi aveva almeno sei contestazioni nell’arco di tre mesi d’osservazione. Quando abbiamo fatto l’accordo con il Comune, per sanare questo danno erariale, lo stesso Comune ne ha chiesti quattro. E ho scoperto che, dal primo al secondo giudizio, i giudici avevano ridotto da sette a quattro le contestazioni. Ma una disattenzione del mio avvocato ha impedito che si chiedesse la mia estrapolazione dall’inchiesta. La condanna in Cassazione poteva essere evitata”.

Aggiunge Carreri: “Rispetto ai miei colleghi, a cui va il mio pensiero, ho già ottenuto la riabilitazione. Dedico a loro, e alla mia famiglia, questa nomina come assessore. Gettonopoli? Per me abbiamo subito un’ingiustizia”.

L’inchiesta Gettonopoli

Il caso Gettonopoli. Il primo atto visibile dell’inchiesta è del 12 novembre del 2015: la Digos svela di aver tenuto d’occhio per tre mesi i lavori di Palazzo Zanca, filmando le sedute delle commissioni consiliari e registrando le conversazioni telefoniche e ambientali di alcuni consiglieri. Si trattò di un vero e proprio terremoto politico. Attraverso telecamere nascoste al Municipio e intercettazioni telefoniche, la Digos aveva documentato che spesso quelle delle Commissioni erano vere e proprie sedute lampo. Tutti i consiglieri, però, incassavano i gettoni di presenza.

Nel febbraio 2021, la condanna è diventata definitiva per quindici consiglieri comunali. I giudici di secondo grado avevano cassato l’accusa di falso, ritenuta sussistente quella di truffa, escluso l’aggravante e alleggerito le condanne. Confermato il risarcimento in sede civile per il Comune di Messina.

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2 commenti

  1. Il Consigliere adesso Assessore dimentica una cosa importante: i consiglieri non dovevano neanche pensare di fare una cosa del genere, serve rispetto verso i cittadini del Comune. I Comuni sono nati per aiutare la popolazione del comune stesso, i i consiglieri governanti e il sindaco sono al servizio dei cittadini, non al loro servizio personale fregando il comune stesso, quindi un consigliere che si comporta cosi per me non potrebbe fare niente nella gestione del pubblico, non ha importanza 4 o 6 e cosi via il reato è stato lo stesso commesso, soprattutto nell’aspetto morale verso i cittadini. Va dimesso subito.

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  2. Esperto Tributario 8 Novembre 2024 14:16

    Per la gettonopoli in primo grado l’accusa per Nino Carreri aveva chiesto 3 anni e 6 mesi e multa di 1500 euro, il giudice invece ha disposto quattro anni di reclusione. In Cassazione poi ha preso 1 anno e due mesi. Oggi fa l’assessore a Messina. Ma siamo sicuri che è tutto normale?

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