MESSINA 11 GENNAIO 2019 – Messinesi in fila all'ufficio tributi del Comune per contestare le cartelle Imu relative al 2013. Da Palazzo Zanca chiedono il pagamento, a chi già non ha provveduto , dell’Imu per la seconda casa e della cosiddetta “mini Imu”, dovuta anche per la prima casa qualora la rendita catastale, al netto delle detrazioni, superi la soglia minima. Molti cittadini ritengono di non dover pagare il tributo richiesto dal Comune e numerosi si presentano negli uffici del viale San Martino a chiedere spiegazioni e compilare un modulo prestampato per il reclamo. Tutti si dicono arrabbiati per la perdita di tempo ed il disagio subito.
Sono più di 20 mila in totale i contribuenti interessati dall'accertamento avviato dal Comune, finalizzato al aggiornare la banca dati e a combattere l'evasione fiscale. Quelle partite dagli uffici del viale San Martino in realtà non sono cartelle “impazzite", ma una procedura necessaria per accertare la situazione di molti contribuenti. “Stiamo facendo un lavoro scrupoloso, incrociando i vari dati. Non vorremmo creare disagi ai cittadini, ma stiamo procedendo con l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie per far sì che i cittadini siano in regola" commentano dagli Uffici.
Le interviste di Danila La Torre