A Palazzo Zanca l'ad della società Stretto di Messina getta acqua sul fuoco e si dice pronto a dialogare con "le istanze dei territori".
MESSINA – Ponte sì o ponte no? In attesa del responso sulla valutazione d’impatto ambientale a novembre, Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina, getta acqua sul fuoco e si dice pronto a dialogare con “le istanze dei territori”. In particolare, sostiene Ciucci, “con le associazioni ambientaliste non arroccate sul no. Il controllo ambientale sulla grande opera costerà svariati milioni di euro e ogni aspetto, anche in corso d’opera, sarà sviscerato”.
Anche se risulta quasi impossibile pensare ad associazioni ambientaliste possibiliste sul ponte, Ciucci appare diplomatico e tiene a evidenziare pure l’importanza del dialogo con il Comune. L’ad ha incontrato stamattina il sindaco di Messina, Federico Basile, a Palazzo Zanca. Al centro del dibattito le 24 opere compensative chieste dal Comune di Messina per il progetto del ponte sullo Stretto. E ha proposto “un dialogo con il territorio” e promesso attenzione alle “esigenze di una città che non può vedersi aprire i cantieri tutti in una volta”.