La solitudine, l'isolamento domestico, il lento scorrere di una clessidra. La quarantena raccontata in forma cinematografica. Un corto scritto, girato e prodotto da giovani messinesi.
L’idea è nata tra aprile e maggio, in uno dei periodi più difficili del 2020 per l’Italia e il resto del mondo. Un gruppo di giovani messinese pensa a come raccontare la quarantena in forma cinematografica. Quei pensieri e quelle riflessioni che la solitudine e l’isolamento domestico di quei mesi avevano fatto emergere con forza.
Il cortometraggio racconta quindi alcuni giorni, senza una scansione temporale ben precisa, della vita di un ragazzo in isolamento. Enea, così si chiama il protagonista del cortometraggio, vive e prova sulla sua pelle lo scoramento collettivo del periodo d’emergenza. Ma allo stesso tempo intravede in questa solitudine l’occasione per ritrovare quell’equilibrio interiore perso da tempo. Quell’equilibrio che la frenesia della vita “normale”, che tanto normale forse non era, aveva celato.
Il cortometraggio è stato girato tra l’1 e il 4 Agosto a Messina da una troupe di giovani messinesi. La location è Villa Marina, ex Villino Runci. A coordinare il gruppo il regista messinese Emanuele Speziale, che ha curato anche la sceneggiatura in collaborazione con il fratello Alessandro. Ecco tutti gli altri giovani che hanno collaborato alla realizzazione del cortometraggio: David di Francesco nelle vesti di co-regista; Antonio Nicita direttore della fotografia e assistente al montaggio; Daniele Bucceri responsabile del suono; Gaia Franchina scenografa e attrice (nel ruolo di Marina, amica del protagonista); Elena Mazza, Gaia Franchina e Federico Muscarà assistenti alla sceneggiatura; Moreno Pio Mondì nel ruolo del protagonista Enea.
Ecco come vedere il cortometraggio. Cocci è già disponibile su YouTube e FilmFreeway.
Silvia De Domenico