Quando la realtà aumentata fa tornare indietro nel tempo. In mostra al Museo regionale i pezzi di storia salvati dalle macerie del terremoto
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Messina da oggi ha un museo del terremoto. Una mostra permanente che racconta e fa rivivere virtualmente una città precedente al 28 dicembre del 1908 negli spazi dell’ex sede del Museo nazionale (ex Filanda Mellinghoff). Un viaggio fatto di pezzi di storia da toccare e realtà aumentata, all’interno del Museo regionale, che permette di immergersi a 360° in vie ed edifici che non esistono più. La città preterremoto è stata riscostruita interamente in 3D ed è possibile visitarla solo tramite degli occhialini speciali. Un telecomandino permette di scegliere in quale itinerario avventurarsi e una voce guida che arriva dalle cuffiette racconta storia e curiosità di una città quasi del tutto scomparsa.
La mostra aprirà al pubblico martedì 28 novembre
A raccontare come si sviluppa la mostra è il direttore del Museo regionale interdisciplinare di Messina Orazio Micali. A spiegarci come è stato sviluppato tecnologicamente il progetto è l’amministratore delegato di Capitale cultura Antonio Scuderi.
A volere fortemente un museo che raccontasse cos’era Messina prima del terremoto per recuperarne l’identità è il deputato regionale del Movimento 5 stelle Antonio De Luca. Sua la proposta di stanziare dei fondi, tramite un emendamento alla Finanziaria regionale, per la realizzazione della mostra e la promozione della stessa fuori dai confini siciliani. Il nuovo spazio aprirà al pubblico martedì 28 novembre. Vedi qui la gallery fotografica 👇🏻
Era oraaaa…finalmente qualcosa di importante per la ns città che ci farà rivivere le storie raccontate dai ns nonni e bis nonni…grande chi lo ha progettato