L'assessore al Welfare Delfino: grande coralità, oltre cento associazioni hanno preso parte all'ideazione dello strumento. A breve via alle prime novità
Il Consiglio comunale alla fine ha approvato il Piano sociale di zona.
Nell’intervista audiovideo che vi propone Tempostretto, l’assessore comunale al Welfare Demetrio Delfino ne evidenzia la grande coralità. Lo strumento è stato concepito con una concertazione che ha coinvolto qualcosa come cento realtà associative.
Adesso, come rileva lo stesso assessore Delfino, il Piano sociale di zona avrà un respiro triennale. Grazie pure al know-how della società Ires, rappresenta una più che attendibile “fotografia” dell’esistente. E questo, scandendo servizi, utenti serviti, fonti di finanziamento, importi e attivazione (o meno) del servizio. Ma al contempo, identifica una programmazione preziosissima.
Lo strumento vanta una lunga serie di novità caratterizzeranno quello che potremmo definire come il Masterplan del Welfare reggino. Alcune prenderanno le mosse già nei prossimi giorni, dall’hub per famiglie nella zona Sud di Reggio agli empori della solidarietà.
Cruciale, ha fatto presente tra l’altro Delfino in Aula, l’apporto del dirigente Francesco Barreca. Per circa il 90%, il finanziamento dei servizi in programma in relazione al Piano sociale sarà garantito dai fondi comunitari, per lo più dell’Fse (il Fondo sociale europeo). E tra le norme innovative, il capitolo 6 prevede la valutazione e il monitoraggio periodico del Piano sociale, da parte degli stessi sindacati, associazioni e corpi sociali che hanno contribuito a vararlo.
Ancòra, le strutture che erogheranno i servizi sociali oggetto del Piano potranno essere accreditate ai fini del convenzionamento. «Questo – ha posto in rilievo il componente della giunta Falcomatà – significa assicurare molti più servizi alla collettività, ma anche attivare molti posti di lavoro in più»