Comune di Reggio, sul ddl Zan Ripepi e Pazzano agli antipodi - VIDEO

Comune di Reggio, sul ddl Zan Ripepi e Pazzano agli antipodi – VIDEO

Mario Meliado

Comune di Reggio, sul ddl Zan Ripepi e Pazzano agli antipodi – VIDEO

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mercoledì 30 Giugno 2021 - 20:11

Alla fine però risoluzione e ordine del giorno vengono bocciati entrambi. La maggioranza fa passare il proprio odg, facendo valere la forza dei numeri

Passano “a valanga” gli 11 punti all’ordine del giorno. Ma questo è possibile solo dopo una defatigante prima parte di lavori preliminari.

Un grande “classico”

Un grande “classico”, i preliminari che durano più dei lavori del Consiglio comunale in sé. E anche questa volta, a Palazzo San Giorgio nessuna deroga all’antica regola: ben due ore e mezza di soli lavori preliminari.
Il presidente del Consiglio comunale Enzo Marra ha faticato non poco a contenere l’onda dei consiglieri d’opposizione, in particolare, che hanno voluto esporre una lunga serie di questioni. «Due ore e mezza a parlare del sesso degli angeli!», è poi sbottato Marra, incappando anche in alcune facce sbigottite sia alla sua sinistra sia alla sua destra.

Saverio Pazzano (La Strada)

Considerando che fra i temi trattati c’erano pure le incontestabili rivendicazioni degli assistenti educativi, senza emolumenti da un semestre, portate avanti dall’ex candidato sindaco Saverio Pazzano (La Strada).
E i rifiuti che oggettivamente – al di là del greve rimpallo delle responsabilità – stritolano la città in una morsa maleolente e assai poco turistica.
Alle lunghe, peraltro, s’è andati anche con l’intemerata di Massimo Ripepi sulla (a suo dire scarsa) trasparenza amministrativa dell’Ente. Ricorderete probabilmente la querelle in tema di beni confiscati, solo apparentemente “finita” con la conferenza stampa del sindaco e dell’ex delegata Nancy Iachino. Adesso si annunciano ulteriori novità.

Rush (non finale)

A fine mattinata, inizia la “corsa”. L’unico punto davvero ponderato, con una discussione articolata, è – giustamente – l’attesissimo Piano sociale di zona. Per il resto, dibattiti brevi e 8-9 punti agilmente licenziati in un’oretta.

Naturalmente, ad aiutare c’è stata anche la non irresistibile consistenza di molti dei temi in esame, per lo più mozioni. Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente temi anche seri, nessuno lo nega.
Il conferimento della cittadinanza onoraria all’ex rettore della “Normale” di Pisa Salvatore Settis. Le mozioni per l’adozione del Bilancio sociale e sul Bilancio di genere. Quelle sulla destinazione del 10% dell’acconto sul Next Generation Eu e per promuovere progetti “pro” disoccupati over 45.
E ancòra la dichiarazione di prevalenti interessi pubblici per il completamento del campo da calcio ad Arangea e l’odg sullo screening periodico per “blindare” la didattica in presenza. Nessun problema per la maggioranza di centrosinistra.

Minicuci e il Piano anticorruzione

Preliminari a parte, due sono stati i capitoli a erodere la maggior parte del tempo. Alla fine, l’acceso dibattito sul ddl Zan. All’inizio, l’interrogazione sul Piano Anticorruzione del leghista ed ex candidato sindaco Nino Minicuci, collegato “in remoto”.
Per quanto attiene proprio il deliberato sull’Anticorruzione, Minicuci ha espresso le proprie perplessità, attendendosi una risposta “politica”. In realtà, il sindaco ha poi delegato il segretario generale Maria Riva (frangente duramente contestato dall’ex aspirante alla fascia tricolore). Ed è chiaro che dal segretario generale non poteva che arrivare una risposta tecnica. Atta anche a precisare come non ci siano profili sanzionatori bensì preventivi, nella disciplina anticorruzione di un Ente. Massimamente, volti a efficientare i servizi.

Ddl Zan, dibattito “infinito”

Discussione invece interminabile sul ddl Zan. Anche quanto alla gestione degli atti presentati. La risoluzione di Saverio Pazzano aveva infatti “gemmato” il controverso ordine del giorno di Massimo Ripepi, che in Aula è tornato a esporlo per oltre mezz’ora. E le interviste audiovideo realizzate da Tempostretto testimoniano contenuti e diversità di vedute fra Ripepi e Pazzano.
Ma tra i due litiganti, per usare il noto proverbio, il terzo gode. Ed ecco che in realtà il centrosinistra, attraverso l’ex assessore comunale e consigliere metropolitano delegato Peppe Marino, ha presentato un proprio ordine del giorno. Si sono quindi registrate tre votazioni distinte e separate.
Non era difficile ipotizzarne l’esito: 18 i voti a favore dell’odg di maggioranza, bocciati la risoluzione Pazzano (solo 3 i “sì”) e l’odg Ripepi (4).
Tutto, al netto dei noti toni roboanti di Ripepi, presentatosi con una chiassosa T-shirt +Gesù Cristo -Mammona / No ddl Zan. E di qualche scaramuccia che ha visto Carmelo Versace e lo stesso Saverio Pazzano darsi un po’ sulla voce.

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