Come si circola sul corso Cavour con e senza doppia fila
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Ecco i cordoli che hanno scatenato le polemiche sui social. Sono stati installati su tutto il corso Cavour, poi sul tratto basso del viale Boccetta e si sta proseguendo sul viale San Martino, a monte e a valle. Come cambia la circolazione delle auto nelle zone in cui ci sono mezzi in doppia fila o furgoni in sosta per carico e scarico merci.
Sarà, ma ritengo che dopo il rientro e con l’inizio della scuola il Corso Cavour si potrà percorrere (sorvolare) solo con un “drone”!!!!!… ad maiora…
A ma pare un passo avanti non uno indietro, ma ognuno ha il diritto di pensarla come vuole.
Se verrà controllata adeguatamente dai vigili potrebbe essere davvero una piccola svolta importante.
Nulla di eccezionale, ma di certo positiva.
Sul corso Cavour stamattina sembrava la vigilia di natale, ecco come si circola ora con i cordoli
Coloro che si lamentano dei cordoli dimenticano che in tutte quelle aree e’ previsto da molti anni il divieto di sosta e che in tutti questi anni di maleducazione stradale con soste selvagge si sono guardati bene dal lamentarsi.
Ne deduco che molti preferiscono l’incivilta’ all’ordine.
C’è spazio per tutti, dagli automobilisti ai pedoni e ai ciclisti, occorre convivere non sopraffare.
Mi piacerebbe contare quanti ciclisti passano sia in estate e in inverno. Per me è una cosa inutile.
il tutto per guadagnare un po’ di voti dai biciclettari… ma si perdono quelli dei commercianti…. vedi che affare….!
Bisogna creare una città a misura d’uomo non possiamo ancora pensare l’auto come sovrana, poi camminando a piedi ne beneficia tutto il corpo.
Non state mettendo in evidenza un fattore importantissimo……i mezzi di soccorso in caso di traffico intenso dove passeranno visto il passaggio ristretto????? Non ci sono vie di fuga alternative in caso pure di incidenti gravi …..le cose si fanno con la testa, la stessa cosa hanno fatto verso la statale 114 ( esattamente Largo La Rosa)….i vigili del fuoco tempo fa, con un un’emergenza in atto sono rimasti imbottigliati nel traffico ….hanno deciso di andare contromano per riuscire a passare oltre i cordoli e prestare soccorso non riuscendovi, tant’è che con il sopraggiungere delle macchine hanno dovuto fare una lunga retromarcia in uno spazio ristretto ( bravissimo l’autista)…. si è perso tempo prezioso perché nell’emergenza la tempestività è fondamentale……dettagli che questa amministrazione “superficiale 😖”non sta tenendo in considerazione ….e speriamo di non trovarci mai in qualche calamità, braccati come lo siamo adesso…..tra l’altro appena inizierà la scuola ,con tutti i bus pure in circolazione, ci servirà l’✈️ per giungere finalmente a casa 😤!!!!!
Messina , una città che sta subendo nel tempo una totale e completa distruzione.
Invece di dare una svolta significativa alla viabilità si sta assistendo ad una incomprensibile Paralisi che avrà il suo culmine alla riapertura delle scuole. Non bastava l’idea folle della metropolitana leggera sempre vuota e sempre più lenta. Capisco che molto probabilmente una quantità significativa di denaro sta affluendo per effettuare lavori, ma non si possono rifare parcheggi già esistenti costruendoli sulle strade, invadere vie enormi per piste ciclabili (pericolose) che nessuno utilizza, fare sensi unici per far circolare autobus inefficienti, realizzare rotonde nei posti sbagliati , abbellire piazze dove non si potrà accedere. Messina da tempo è stata parcellizzata, isolando interi quartieri, vedasi Provinciale fra il tram e parcheggi non ci si può più muovere. lo stesso dicasi per l’solamento in viale Europa e che dire di viale S. Martino o Piazza del Popolo. Si sta assistendo ad una lenta e inesorabile isolamento fra i quartieri con la conseguenza di impoverire economicamente e socialmente una Città che non ha risorse. Vorrei far notare come tante persone stanno valutando la possibilità di emigrare in altri luoghi lo spopolamento è già avvenuto ed è in rapido incremento. Di questo passo rimarranno solo i Cinesi.
Bisogna mandare questa giunta comunale a casa. Fermateli.