"Solo 12 persone inserivano i dati armati di carta e penna". Ecco come ha lavorato l'asp di Messina da marzo ad oggi. Il direttore sanitario Alagna: "Serve una digitalizzazione urgente per affrontare l'emergenza con i mezzi adeguati". Servizio di Rosaria Brancato e Silvia De Domenico
“Da marzo l’ufficio per l’emergenza covid lavorava solo con 12 persone armate di carta e penna per inserire i dati su excel”. Ecco che situazione ha trovato il direttore sanitario Dino Alagna quando si è insediato, circa un mese fa, all’Asp di Messina. E continua: “Serve innanzitutto digitalizzazione. Stiamo lavorando in questa direzione: avviare un potenziamento sia qualitativo che quantitativo. Anche la carenza di personale non è un aspetto da sottovalutare. Nelle prossime settimane si insedieranno altre 500 figure professionali, fra medici, infermieri, informatici e tecnici”.
Ma non basta, servirà anche formare le figure che entreranno a far parte della task force. Verrà avviato un lavoro di coordinamento che è urgente e necessario.
Servizio di Rosaria Brancato e Silvia De Domenico
E VERGOGNATEVI nel 2020 un Ente Pubblico con carta e penna per gestire i dati di un emergenza sanitaria, dovreste dimettervi tutti.
E questa cosa si viene a sapere 9 mesi dopo ?!?!?!?!?