Il dottore Bellino ha attrezzato l'ambulatorio evitando a tanti bimbi e ragazzini lunghe attese altrove. Ed ha inviato un modello al presidente della Regione per un "Lockdown scalare"
IL SERVIZIO VIDEO (di Carmelo Caspanello, riprese Matteo Arrigo) Potenziare la medicina del territorio. E’ l’ordine che sentiamo ripetere da mesi. Da quando il virus “corre”. Ma cosa dovrebbe fare un paziente con sospetto Covid? Il problema, con la seconda ondata, riguarda anche i più giovani ed i bambini. Il dottore Antonino Bellino, medico Pediatra di libera scelta (fino ai 14 anni di età), ha attrezzato il suo studio, che sorge a S. Teresa di Riva, per visitare tutti, in sicurezza. E fare il tampone rapido quando necessario. L’attrezzatura l’ha fatta realizzare a Bolzano. Il principio, per tenere l’ambiente sterile, è simile a quello di una incubatrice. Ed il paziente è raggiungibile attraverso due aperture. Grande la soddisfazione dei genitori. “I casi, purtroppo – è il coro unanime – sono aumentati. Quanto fatto dal dottore Bellino rappresenta un argine importante alla diffusione del virus e, soprattutto, non costringe le famiglie a recarsi in ospedale oppure ai drive in per il tampone rapido di bimbi e ragazzini. Questa iniziativa – concludono i genitori – andrebbe ampliata e dovrebbe essere seguita da tutti i medici di famiglia”.
Il dottore Bellino ha anche studiato e inviato al presidente della Regione, nello Musumeci, un modello “lockdown a scalare per il giusto equilibrio tra salute e lavoro”.
“Un modello – evidenzia il pediatra – che se applicato prima della riapertura del lockdown potrebbe rappresentare una buona soluzione per tenere l’Rt inferiore ad 1”.
Volere è potere…complimenti al dottor Bellino