Giovanni Trentin: "Non solo un bar gelateria ma, grazie a una convenzione con il Comune, infopoint, bagni pubblici, libri e servizi per la collettività"
MESSINA – Da giorni infuria la polemica. L’avvio dei lavori sotto il sacrario di Cristo Re, in una zona storica e dal forte impatto turistico, di una struttura destinata a un’attività commerciale ha determinato non poche critiche da parte dei cittadini. Lo si è definito il “chiosco della discordia“. Ma che ne pensa il diretto interessato, l’imprenditore Giovanni Trentin, 26 anni, titolare della ditta “Tre & Tre”? E che cosa risponde all’accusa di deturpare esteticamente questo patrimonio messinese? “Abbiamo ottenuto l’autorizzazione comunale nel 2021 e, soprattutto, abbiamo firmato una convenzione con il Comune. È vero, si tratta di una struttura commerciale, un bar gelateria intitolato Re Quube, che sarà aperto giorno e notte. Ma grazie alla convenzione investiamo pure a favore della collettività. Perché realizziamo due bagni pubblici e la rampa per disabili, la videosorveglianza e ci sarà un infopoint del Comune. Una persona darà informazioni ai turisti, facendo da Cicerone. Si potranno pure consultare i libri della biblioteca comunale e ripristiremo a nostre spese i sedili rovinati per via dei lavori. Alcuni erano in cattive condzioni e ora saranno rinnovati. Ci si potrà sedere a leggere un libro, grazie alla convenzione con la biblioteca, e ammirare un panorama unico”.
“Un vantaggio per la comunità”
La riserva maggiore è che una struttura di questo tipo possa intaccare la bellezza del luogo. “Ma utilizziamo un materiale – rassicura il giovane imprenditore, in famiglia un personaggio illustre del Novecento come il sindacalista Bruno Trentin – che rispetta da tutti i punti di vista, sin dal colore, questo luogo speciale. Qui lavoreranno una decina di persone e la comunità ne trarrà tanti vantaggi. Anche i binocoli, negli anni passati, li abbiamo realizzati noi. Ci occuperemo di scerbatura, potatura e fioritura e ogni aspetto sarà curato. L’investimento è notevole”.
Siamo su Scherzi a parte? Chi ha autorizzato? Mi auguro un intervento della magistratura.
Io credo che i problemi della nostra città siano ben altri…apprezzo ed appoggio la sfida imprenditoriale di questo ragazzo!
Hanno deturpato la piazzetta che sara ricovero di moto, scooter e macchine con volume a 10000.
Ma almeno il manufatto sarà in armonia con l’ambiente circostante? O sarà una scatola senza stile? Le foto non fanno ben sperare..
Definire quella cloaca di belvedere tenuta male e zona franca per qualunque genere di infrazione si voglia commettere, zona ad alto impatto turistico, significa vivere su di un altro pianeta.
Certo che questa amministrazione è strana. Cooncedono subito un’autorizzazione su una piazza di rilevante importanza, incuranti del sacrario Cristo Re pronto a trasformarsi in una discoteca all’aperto, mentre per altre, dove dovrebbero darla con la stessa facilità, fanno a mio avviso ostruzionismo. Ben venga l’investimento di un giovane imprenditore che ha fiutato l’afflusso notevole dei giovani a Cristo Re ma francamente non era luogo dove fare un chiosco. Alle ville comunali li chiudono e nelle piazze storiche li aprono. Che controsenso!
L’irrinunciabile amore per le baracche