Sottosesgretaria e sindaco sono intervenuti in occasione del passaggio di consegne dalla prefetta Di Stani al sub commissario Scurria
di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Matteo Arrigo
MESSINA – “Il risanamento non può essere oggetto di battaglia politica. Al contrario, la condivisione tra tutti gli attori istituzionali deve essere massima”. A sottolinearlo è Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, che mette in risalto, nel giorno del passaggio di consegne dalla prefetta Di Stani al sub commissario Scurria, alcuni aspetti: “Nell’emendamento al decreto Milleproroghe è stata prevista una proroga del commissariamento, un rafforzamento della struttura, la possibilità di conferire alla contabilità speciale ulteriori somme tramite altri bandi. La fine del commissariamento è prevista nel dicembre 2024 e l’obiettivo è completare il risanamento in quella data”.
“Fondamentale l’esperienza di Scurria”
Considerata una regista politica dell’operazione, o comunque una delle artefici, Siracusano è felice della “scelta da parte del presidente della Regione Schifani dell’avvocato Marcello Scurria come sub commissario. Uno che conosce alla perfezione le aree in questione e nome per nome le persone coinvolte. Ed è stato già protagonista del processo con Arisme”. Sulle competenze di Scurria insiste anche il sindaco Federico Basile, che garantisce “massima collaborazione per risolvere il problema di tanti cittadini che vivono condizioni inumane”.
Interviste in video con la sottosegretaria Siracusano e il sindaco Basile.
Non è una battaglia ma una GUERRA dichiarata a DE LUCA. Chi perderà saranno soltanto quei poveracci che stanno nelle baracche e lì resteranno. Come al solito il nemico del messinese è lo stesso messinese che si preoccupa che gli altri non facciano niente ed il merito vada solo a lui, LEI in questo caso. Anche lei on. SIRACUSANO MATILDE sta proseguendo su questa strada
Ma i messinesi non dimenticano. Lei è stata eletta in un altro collegio ed a MESSINA non ha ricevuto i voti necessari. CHI VIVRÀ, VEDRÀ.