Gli arbusti sono stati inseriti nel registro regionale. Il prossimo sarà la Magnolia di villa De Gregorio a Giostra
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – I ficus della passeggiata a mare, quelli di villa Mazzini e poi il platano in via Brasile. Sono in tutto 14 gli alberi messinesi diventati monumentali e quindi sottoposti a vincolo della Soprintendenza. La presidente di Messinaservizi Bene Comune, Mariagrazia Interdonato, e il capo ufficio dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Messina, Giovanni Cavallaro, spiegano cosa significa questo per gli alberi e per la città.
Stamattina, sotto gli otto ficus della passeggiata, alla presenza del sindaco Federico Basile e degli assessori del Comune di Messina Francesco Caminiti e Massimo Minutoli, sono stati elencati gli alberi sottoposti a maggior tutela a partire dal 1 dicembre.
L’architetto Michelangelo Alicata, in rappresentanza della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, spiega che lo stesso iter si farà per la magnolia centenaria che si trova all’interno di Villa De Gregorio a Giostra.
“Gli alberi un attrattore turistico”
“L’auspicio è che si sviluppi in quest’ottica un lavoro sinergico tra le istituzioni coinvolte per la realizzazione di un programma di promozione di queste meraviglie della natura che possono rappresentare per il nostro territorio un ulteriore attrattore turistico”, ha detto il sindaco Basile.
“I requisiti di monumentalità sono molteplici. Vanno dall’età alle dimensioni, al valore paesaggistico, storico, alla rarità della specie, solo per citarne alcuni. Oggi è occasione – ha spiegato la presidente Interdonato – per presentare il filare di otto ficus macrophylla affacciati sul mare dello Stretto, oltre ad altri tra maestosi, rari, storici e centenari individui arborei dislocati in città. Alberi per i quali è stato raggiunto l’importante traguardo finalizzato alla loro tutela e conservazione a causa del particolare pregio botanico, naturalistico, paesaggistico e storico-culturale. Ciò consentirà di accedere alle misure regionali di finanziamento per gli interventi di cura, salvaguardia e valorizzazione degli alberi monumentali ricadenti in aree urbane. Si tratta di un primo censimento tra le specie presenti in città che al momento rispondono ai criteri di alberi monumentali in ottemperanza alla normativa del settore”, ha concluso la Presidente della Messinaservizi Bene Comune.
In questo primo step sono stati censiti i due maestosi Ficus macrophylla, il rarissimo Podocarpus e la storica Araucaria columnaris radicati all’interno di Villa Mazzini; il centenario Platanus di via Brasile; il Ficus all’interno del giardino di Palazzo Piacentini; il Cupressus a dimora a Santa Lucia Sopra Contesse; e il filare di otto ficus macrophylla affacciati sul mare dello Stretto nel piazzale Batteria Masotto, alla passeggiata a mare. Inoltre, sono in corso di istruzione, le pratiche per inserire un altro gruppo di alberi ricadenti sia su suolo pubblico che privato tra i quali, lo storico ficus all’interno dell’ex Villa De Gregorio, alcuni esemplari di pregio botanico e storico all’interno del Cimitero monumentale e i due ficus “abbracciati” all’interno dell’ex Fiera.
Mi auguro che adesso vengano finalmente potati e alleggeriti perché oltre a soffrire enormemente “e basta vedere come i rami stanno per toccare terra e le foglie ingiallite”, sono un pericolo per quanti si recano alla passeggiata.
Peccato, un ficus si può piantare in qualsiasi giardino e goderlo ugualmente, la vista mozzafiato dello Stretto che si godeva 60 anni fa dalla passeggiata a mare è unica, e ci è preclusa da tutta quella massa inutile di rami e foglie ingiallite.