Seconda puntata: continuiamo a raccontare un'eccellenza messinese nel segno della ricerca
Di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
Seconda puntata
MESSINA – L’idrogeno può essere la risposta verde alla crisi del presente. Siamo al Cnr- Itae e continuiamo un racconto a puntate in cui scopriamo il Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di tecnologie avanzate per l’energia “Nicola Giordano“. Nella sede di Pistunina, il direttore Antonino Aricò descrive questa realtà in movimento, con una grande vivacità di scambi internazionali. In primo piano un prototipo per produrre idrogeno a partire da biocombustibili. “Sappiamo che l’idrogeno verde – spiega il direttore – viene ultimamente prodotto da elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili. Ma esistono altre fonti rinnovabili oltre l’eolico e il fotovoltaico: le biomasse”.
“Attraverso processi chimici – mette in risalto il professore Aricò – si può ottenere l’idrogeno verde a partire da biomasse. Perché l’idrogeno verde è diventato importante in questi anni e soprattutto in questo periodo? Perché il costo delle tecnologie basato sull’idrogeno sta man mano diminuendo e sta diventando economicamente competitivo“.
Come biomasse s’intendono biogas e biomasse ligneo cellulosiche, tramite gassificazione a gas di sintesi, e successiva separazione.
“Verso la parità dei costi tra gas naturale e idrogeno verde”
Aggiunge il direttore del Cnr-Itae: “L’obiettivo è arrivare a un costo dell’idrogeno verde a due, tre euro al chilogrammo. Al contrario le tecnologie basate sul gas naturale, come l’idrogeno grigio ottenuto da gas naturale, e il gas naturale stesso stanno decisamente aumentando come costo. C’è stato un incremento drammatico del gas naturale. Un aumento vertiginoso per effetti geopolitici. Il costo dell’idrogeno verde, invece, sta gradualmente scendendo. Stiamo raggiungendo la parità”.
Una banca dell’idrogeno
Antonino Aricò parla anche di una banca per l’idrogeno introdotta dalla Commissione europea, che “acquisterà ideogeno verde prodotto a sei euro al chilogrammo e lo rivenderà a tre euro al chilogrammo. E la differenza sarà composta da fondi che la Commissione metterà a disposizione per compensare la differenza di costo. Ciò significa stimolare le aziende europee a produrre idrogeno verde, al posto dei combustibili fossili”.
Un impegno e una ricerca che vedono in prima fila il Cnr-Itae. Il viaggio in quest’eccellenza messinese dal respiro internazionale continua.
A quali biomasse in particolare si riferisce il direttore Arico`.