"Dal ponte danni ambientali irreparabili, Basile prenda posizione" VIDEO

“Dal ponte danni ambientali irreparabili, Basile prenda posizione” VIDEO

Marco Olivieri

“Dal ponte danni ambientali irreparabili, Basile prenda posizione” VIDEO

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sabato 14 Dicembre 2024 - 13:58

Stamattina il presidio no ponte in piazza Lo Sardo. Intervista con la senatrice M5S Barbara Floridia. Il messaggio di "TItengostretto" da Villa

MESSINA – “Danni ambientali irreparabili dal ponte sullo Stretto. La stessa commissione Via-Vas ha dato il via libera al progetto ponte sullo Stretto ma ha messo nero su bianco questo effetto inquietante. Noi vogliamo che chi governa metta i soldi sui Fondi sviluppo e coesione per infrastrutture e servizi ma non su quest’opera devastante per Messina”. A sostenerlo, stamattina al presidio no ponte in piazza Lo Sardo, la senatrice del Movimento Cinquestelle Barbara Floridia.

Tanti gli interventi sul palco, con il coordinamento del segretario generale della Cgil di Messina, Pietro Patti. Tra gli altri, Armando Hyerace, segretario provinciale del Pd; la stessa senatrice Floridia; Alessandra Minniti (Europa Verde); Tonino Cafeo (Sinistra italiana). Da Patti e Hyerace a Cafeo, forte l’appello al sindaco Federico Basile: “Faccia come la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti. Il primo cittadino di Messina deve prendere posizione”.

Nel frattempo, il comitato No ponte Capo Peloro, con Daniele Ialacqua, ha raccolto le firme per una petizione indirizzata al presidente Mattarella affinché “rafforzi la sua vigilanza sull’operazione”. Da Emanuele Carlo, coordinatore dell’Udu, Unione degli studenti, una critica al governo: “Non pensa alle nuove generazioni e a chi è costretto ad andare via da Messina. Basta opere devastanti per il territorio”.

Da Titengostretto di Villa un “invito a coinvolgere il territorio, no al ponte nel nome della democrazia”

Questo il messaggio di Rossella Bulsei, presidente del comitato Titengostretto di Villa San Giovanni: “Buongiorno a tutte e a tutti i presenti a questo presidio, mi scuso per non esserci fisicamente e ringrazio Messina e i messinesi, i rappresentanti delle istituzioni, tutte le associazioni, i movimenti, i comitati, le organizzazioni sindacali e Daniele Ialacqua al quale affido queste mie brevi considerazioni.
Ho l’impressione che quanto sta avvenendo sia abnorme e surreale. All’indomani del parere positivo della Via-Vas, condizionato da 62 prescrizioni cui ottemperare un po’ prima un po’ dopo il progetto esecutivo, si conferma il modus operandi di ammettere con riserva un progetto che progetto non è. In più, si svuota il Fondo per lo sviluppo e la coesione, per foraggiare l’opera e garantirsi il via libera dal Cipess, ampliando la platea degli espropriati a tutti i siciliani e i calabresi, espropriati di quello che è realmente essenziale.
Nonostante una ricca propaganda, nonostante il favore di certa stampa, nonostante il tentativo di tacitare, anche per legge le voci del dissenso civile e non violento, il ponte sullo stretto, pur presentato come una soluzione, non riesce a nascondere di essere in realtà un costosissimo inganno che ha ormai manifestato tutte le sue criticità”.

“Il progetto ponte privo di garanzie”

Continua Rossella Bulsei: “E se anche si è intervenuti con i decreti ad-operam, essi aggirano l’ostacolo, ma non risolvono i problemi. E i problemi sembrano essere senza soluzione e rendono questo progetto irrealizzabile e privo di garanzie: i cavi, le faglie, il franco navigabile, aspetti ambientali, tecnici, giuridici e finanziari che certamente sono noti e dei quali si sarà già discusso con competenza. È esattamente la documentazione e la verità della scienza e degli studi che vorrei sottolineare. Chi dice no oggi, non lo fa per ragioni ideologiche, ma sulla base di evidenze tecnico-scientifiche”.
E ancora: “Ormai da un anno “i rettangolini gialli” dei piani particellari, vivono sotto minaccia di subire l’esproprio per pubblica utilità che è una contraddizione in termini! Quest’opera è la rappresentazione plastica dell’utilità di un’oligarchia di privati. E di fronte a questo nessuno può arrendersi ad abbassare la testa! La cittadinanza attiva si esprima insieme alle istituzioni, ponendo in essere tutte le azioni che la legge prevede per difendere territori e cittadini e per impedire che soldi pubblici siano inutilmente sprecati, siano invece spesi per quelle opere che davvero servono ai territori e che sono prioritarie”.

“Si fermi ogni atto preliminare alla cantierizzazione”

Conclude la rappresentante del comitato di Villa San Giovanni: “A chi crede di prendere per sfinimento gli espropriandi, sottoponendoli a un fuoco di fila di annunci vagamente intimidatori, rispondo parafrasando Antigone, che “il Ponte non ci avrà né sfiniti, né domati”. Il tutto in nome della democrazia. Credo di interpretare il pensiero di tutti, chiedendo trasparenza e responsabilità da parte di tutti i responsabili politici e amministrativi. Vogliamo che si fermi ogni atto preliminare e propedeutico alla cantierizzazione di questo progetto. La nostra comunità merita rispetto e deve essere coinvolta in ogni decisione che riguarda il nostro territorio”.

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2 commenti

  1. No al ponte

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  2. Se lo dicono loro, siamo a posto

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