"Dal porto di Tremestieri alla via Don Blasco sono il sindaco del fare" VIDEO

“Dal porto di Tremestieri alla via Don Blasco sono il sindaco del fare” VIDEO

Marco Olivieri

“Dal porto di Tremestieri alla via Don Blasco sono il sindaco del fare” VIDEO

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martedì 11 Giugno 2024 - 13:18

Basile risponde anche su parco Aldo Moro e un protocollo turistico appena siglato con Reggio, mentre s'avvicinano i due anni d'amministrazione

di Marco Olivieri e Simone Milioti

MESSINA – Sindaco Federico Basile, facciamo il punto su alcuni temi in attesa di un bilancio per i due anni d’attività amministrativa, il 16 giugno. Qual è la situazione del parco Aldo Moro in relazione ai problemi del prato? In più mancano ancora i bagni e qualcuno ha parlato di aperture elettorali…

“Siamo in regime di democrazia e ognuno può dire ciò che ritiene opportuno. Abbiamo aperto un parco che non esisteva. Lo abbiamo restituito alla città. Abbiamo detto, come è accaduto per Villa Dante, che tutte le cose da completare saranno portate a compimento. Sarebbe stato inutile tenerlo chiuso. Non è stato uno slogan elettorale. Prova ne sia che tante persone già lo frequentano, comprese le scolaresche. Ritengo che stiamo facendo bene il nostro lavoro. Criticare tanto per criticare non serve a nulla”.

Porto di Tremestieri: ci si augura che sia la volta buona…

“Ricordo i commenti di qualche sigla sindacale che chiedeva commissariamenti e rescissione del contratto. Noi siamo riusciti senza commissariamenti e senza rescissioni del contratto, che avrebbero provocato chissà quale dilazione, a riavviare un’opera con un’azienda che sicuramente è seria (“Bruno Teodoro”, n.d.r.). Vigileremo affinché in 24 mesi, o anche qualche mese in più, si possa completare un’opera che è stata pensata forse in maniera non precisa e che oggi ci serve per tanti motivi”.

Anche la via Don Blasco serve…

“Sì, nel giro di una settimana chiuderemo questo nodo fondamentale. Questa strada è stata pensata forse vent’anni fa. Realizzarla ora significa aver saputo agire nel modo giusto”.

Dopo le iniziative nel campo del biglietto unico integrato, Messina e Reggio firmano un protocollo. Di che si tratta?

“Ci siamo incontrati due mesi fa con il sindaco Falcomatà e abbiamo acceso un fiammifero di speranza su un’area integrata dello Stretto che deve andare al di là del ponte. L’accordo di Ryanair a Reggio sta portando tante persone anche da noi. Ora il protocollo serve affinché le due sponde dialoghino sul piano turistico. Atm garantirà un servizio di trasporto. Sono primi passi che probabilmente dovevano avvenire prima. Sta nascendo un’area turistica e il periodo estivo sarà il banco di prova. Penso a un evento come la Vara, ad esempio”.

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20 commenti

  1. Ma allora perché ha bisogno di dirlo ?
    Tante parole, pochi fatti…

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  2. Allargare marciapiedi,stringere strade,mettere mattonelle dove non ce n’è bisogno

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  3. Allargare marciapiedi, stringere strade, mettere mattonelle per strada quando non servono a niente

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  4. Non è che non fai ,è che lo fai male, e chi ti difende lo fa perché è complice di questa incapacità o approfitta di donazioni che i cittadini fanno con le proprie tasse per pagare stipendi ad un’amministrazione che sa rifare il trucco ad una città che hai denti cariati, conosciamo le altre città all’estero o senza andare troppo lontano nel nord Italia e queste porcherie di parcheggi o piste ciclabili realizzate in posti sbagliati per una fruizione di finanziamenti europei non sono altro della testimonianza di quanto siete incapaci o peggio… Se con 15000 euro del tuo stipendio non puoi fare molto meglio allora sei incapace.

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  5. messinese stanco 11 Giugno 2024 14:00

    Sig.Sindaco si è dimenticato dell’ illuminazione della Tangenziale di Massina al buio perenne da tempo Tangenziale della terza città Metropolitana della Sicilia che ha tutti gli svincoli in entrata ed in uscita completamente al buio perché non sollecita il Cas per dirgli di provvedere….non è una sua battaglia a nome di tutti i cittadini avere un’ autostrada decente? Grazie

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  6. Se non ci fossero stati i soldi del pnrr, cosa avremmo visto?

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  7. Buonasera, di quale fare nel n si sa p.s. La nonna diceva a ricittatibi 😂😂😂😂

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  8. Il sindaco del fare…male
    Ma si metta una maschera.

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  9. La manutenzione delle strade????

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  10. La manutenzione delle strade????Le periferie completamente abbandonate!!

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  11. Basta. Basta Selfie e Pubbirazzu e feste a pagamento dei poveri buddaci….bastaaaaa.

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  12. Ma allora come è possibile che il prato si stia seccando ora, dopo l’apertura, e non lo abbia fatto prima?
    Evidentemente era curato.

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  13. Senza soldi Pnrr, fare niente.
    Con Pnrr, città indebitata e senza vantaggi. ​
    Asfalto, mal fatto. Posteggi, persi
    Strade, rimpicciolite. Parcheggi di “interscambio”, disastro per circolazione e sicurezza.
    Economia, ddistrutta.Colmmercio distrutto.(Strano,perché il capo di ScN pare tuteli .i piccoli imprenditori, ma qui li maltratta)

    PS: adesso i comuni che hanno preso molti dei Pnrr, avranno meno dal Governo.
    Siamo messi bene, grazie al partito del fare.
    Grazie.

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  14. Bisogna creare la regione dello Stretto con Reggio. Le due città dello Stretto e le province hanno bisogno di autonomia, con uffici regionali, comandi regionali, sedi di amministrazione regionali, a partire dalla sanità, sullo Stretto. Messina e Reggio sono cenerentole di SIcilia e Calabria, bloccate, tagliate e depredate. Un grande sviluppo è possibile, anzi è sicuro se creano una loro regione. Con impegno, si può ottenere questo indispensabile risultato per le città e le province dello Stretto.

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  15. Signor Sindaco apprezzo tantissimo ciò che sta facendo, le porgo comunque una supplica , dove hanno demolito le casette di fondo fucile lato mare, dalle ore sei del mattino fino alle ore 10 circa Messina servizi diversi giorni a settimana adopera dei camion per travasare i rifiuti, il tutto avviene in strada, accanto alla fermata del 12 e accanto ai palazzi.
    Non le dico il rumore, il cattivo odore, e la strada che versa in condizioni igienico sanitarie pietose. Apprezzo il lavoro degli operatori sempre attenti ma che vengono comandati ad usare quel luogo non idoneo a svolgere un attività che per la tipologia è rischioso per la salute loro e altrui

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  16. Poveri buddaci che si lamentano sempre. E’ nella loro natura lamentarsi, anche se riconosco che una cosa è fatta bene ed è fatta nell’interesse della comunità devono sempre attaccare e criticare. Si dice che l’Ing. Antonio Zanca, colui che costruì il Municipio, aggiunse ai capitelli nella facciata i pesci buddaci, e sapete perchè? Per vendetta nei confronti dei messinesi che avrebbero ritardato nel pagarlo e perché molti lo criticavano.

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    1. Immagino che chi scrive non è Messinese.
      Perché non si lamenta(ma scrive lamentandosi).
      Non è “buddace” (ma parla in eccesso).
      Di sicuro, non sa che Zanca ha simboleggiato i gloriosi Messinesi, con animo devoto alla città ed ai concittadini, che lottavano per essi e per i loro ideali.
      Come? Parlando a voce alta, facendosi sentire.
      Cosa che sta accadendo in questo tempo, da cittadini, stanchi ma ancora con voce alta.

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  17. Meno male che siamo in democrazia, e per i parcheggi di Pace, Contemplazione e Paradiso, SI’ SI’ PER QUELLI E’ QUESTIONE DI DEMOCRAZIA
    VIVA LA DEMOCRAZIA

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  18. vergona e dire poco, il papà (cateno) aveva inaugurato la via don blasco anni fa mai finita, il porto sono anni di fermo altro che vergogna, i pargheggi d’nterscambio? per non dire a pagamento perché quello è ma come suo padre(cateno) fumo negli occhi ha rovinato una città, viale europa via di fuga in caso di calamità per il piemonte? stiamo freschi su una corsia possiamo morire tutti pero ci sono i pargheggi(soldi) solo quello interessa mettiti una mano nel cuore perche sai i danni che stai facendo, stai rovinando una città anche la salita del papardo rovinata via di fuga pure quella ma interessano i pargheggi ma non conta il cittadino, sarebbe ancora lunga la cosa ma non si vanti meglio

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  19. Rispondo a “Sere”: io sono messinese al cento per cento. Per quanto riguarda Zanca, e lo so per certo in quanto un mio parente lo ha conosciuto, non aveva una buona opinione dei messinesi, anzi diceva di loro: “i messinesi non fanno e non fanno fare”!. Poi “i messinesi che lottavano per i loro ideali si fanno sentire”…tutto ciò non mi risulta. L’ultima volta che i messinesi si sono fatti sentire risale ai moti del 1848 d’allora calma piatta, rassegnazione, menefreghismo, ignavia e clientelismo hanno regnato in questa città. Ad esempio che dire degli anni ’70 del novecento quando ci fu il “sacco” di Messina, quando in una notte cadde la chiesa dei Gesuiti con annesso l’Istituto (opera di Antonio Zanca), ed ancora, 1968 a sessant’anni dal terremoto diretta RAI dal Teatro V.E. ancora l’interno intatto con i palchi le appliques, lo scenario i cancelli ottocenteschi intatti, poi demolito e tutto quello che c’era da salvare scomparso nel nulla, rifatto con l’osceno interno con una spesa di 11 miliardi di lire e poi la devastazione delle colline con le colate di cemento ecc…e nel 1998 il “verminaio Messina”? Quando fu ucciso a colpi di lupara il docente universitario Matteo Bottari, primario endoscopista del Policlinico, in un agguato di chiara matrice ‘ndranghetista e le indagini imboccarono subito la pista della gestione degli appalti dell’Università. E il debito di 500 milioni lasciato da quelli che c’erano prima? Non mi risulta ci siano stati manifestazioni, proteste, “messinesi che lottano per i loro ideali”, messinesi indignati… Questa è la realtà che nessuno può smentire!

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