La dismessa tratta ferroviaria Messina-Villafranca Tirrena potrebbe essere inserita nel progetto interregionale di pista cicloturistica “Ciclovia Magna Grecia”: ecco la proposta del gruppo consiliare del M5S.
Servizio di Silvia De Domenico
Dall’ex stazione di Camaro a Gazzi: il percorso cicloturistico proposto dal M5S. VIDEO
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mercoledì 26 Giugno 2019 - 09:40
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cari colleghi, rispondo alla vs idea dicendovi di spolverare la soluzione progettuale era Buzzanca, proposta dal sottoscritto, sostenuta dall’ass. pippo Isgrò, purtroppo quando si propone non si pensa quali siano le problematiche, la prima in assoluto, la proprietà delle aree.
Buongiorno. Forse sfugge al consigliere o forse non ne è a conoscenza che la stazione di Camaro è stata data da RFI in comodato all’associazione di volontariato Maria Regina, tra le assegnatarie del progetto “ Capacity”. La citata Assiciazione ha già provveduto, a proprio carico, a ristrutturare un edificio e parte della vecchia sala d’attesa. Sicuramente potevamo stare a girarci i pollici in attesa dei tempi biblici della burocrazia, ma non è il nostro stile. Ad oggi – a gara già espletata-tutta la documentazione della ditta aggiudicataria è sulla scrivania di qualche dirigente comunale. Ed ancora l’Associazione in argomento con l’aiuto di tanti giovani cammaroti ha provveduto alla scerbatuta di tutta l’area assegnata. Vede caro consigliere proprio nel punto esatto in cui si è fatto intervistare, se non fossimo intervenuti con la scerbatura e la pulizia di lei avremmo sentito solo la voce senza avere il piacere di vederla in faccia tanto la vegetazione era lussureggiante. Mi spiace anche constatare che chi ha fatto l’intervista non abbia, per fini propri dellintervistato – probabilmente – fatto le riprese anche su quella parte di stazione già sistemata con prato inglese e sul quale si affaccia l’edificio già ristrutturato. Un ultima cosa caro consigliere devo ribadirla, l’idea della pista ciclabile, purtroppo per lei, è già un idea partorita dalla precedente amministrazione, ma probabilmente anche questo le è sfuggito. Comunque per dare senso a quello che le sto scrivendo mi fa piacere comunicare che proprio stasera presso il teatro Padre Annibale le allieve della scuola di danza che insiste sempre nel già più volte menzionato fabbricato ristrutturato terrano il loro saggio. Come vede la stazione non è terra di nessuno ma terra di chi ama il proprio territorio e nonostante i vari impedimenti e male lingue ( la prego di credermi che non è rivolto a lei) va avanti. Cordialmente Anna De Salvo. Economa dell’Associazione Maria Regina.PS HO GIÀ INVIATO QUESTO MESSAGGIO MA NON È STATO ANCORA PUBBLICATO TRA I COMMENTI
infatti in comodato con a carico tutte le spese, diversa cosa e realizzare un percorso con soldi pubblici non utilizzabili in presenza di aree cedute in comodato, devono essere di proprietà del comune.
Come dice un detto messinese ” cu voli fa cu non voli manna” o più confacente al nostro caso “cu non voli aspetta” .
L’area della stazione di Camaro è di Proprietà di RFI, da quando la linea ferrata è stata dismessa a seguito dell’inaugurazione della galleria dei peloritani – da oltre 20 anni- la Stazione è stata terra di nessuno.
Spesso vandalizzata, discarica abusiva, area frequentata da tossico dipendenti, in tutti questi anni tante chiacchiere da parte degli amministratori e assolutamente niente risultati.
L’associazione Maria Regina, ha voluto dire basta a questo scempio e ragionando principalmente con il cuore andando – contro ad ogni logica politica – si è fissata un obbiettivo, quello di valorizzare questa area. Con tanti sforzi e con non pochi impedimenti ci siamo riusciti e poco a poco i risultati si incominciano a vedere.
Ci siamo auto finanziati per incominciare a partire, sembrerà una cosa contro corrente ma quando si ha a cuore davvero una situazione non si può aspettare con le mani in mano.
Nel frattempo abbiamo anche partecipato al progetto Capacity risultando tra i destinatari dei fondi messi a disposizione per la rivalutazione di alcune zone di Messina. l Parco Urbano che nascerà in questa area, deve essere una realtà di Messina e non solo del villaggio di Camaro.
Anna De Salvo
E siccome a Messina ci consideriamo tutti bravi, esperti, ci sentiamo così sicuri di avere conoscenza di tutto e di tutti, ci sentiamo insomma maestri di politica, maestri di vita, ci convinciamo sempre di più di avere capacità nel considerarci i “gestori perfetti” della comunità, i detentori della verità, spesse volte proprio per questa sicurezza rischiamo, utilizzando un termine calcistico, di farcii un “autogol” incredibile.
Ed è stato forse proprio per questo che il consigliere pentastellato Argento nel servizio andato in onda lo scorso martedì con una proposta “innovativa” finalizzata alla riqualificazione delle aree della ex stazione di Camaro attraverso la realizzazione di una pista ciclabile, sia riuscito nell’intento invece a farsi un autogol incredibile.
È chiaro quindi domandarsi (e lo vorrei chiedere soprattutto al consigliere): come mai sia venuta solo ora questa brillante idea, questa interessante quanto innovativa proposta su un contesto di un area già attenzionata da alcuni anni?
È strano come il famoso detto “il paese è piccolo e la gente mormora” in questo caso non abbia trovato la sua giusta finalità. Eppure Messina non è una grande metropoli….
Conseguenzialmente mi pongo ancora alcune domande: il buon consigliere Argento non era a conoscenza che le aree della ex stazione di Camaro erano state già cedute in regime di “comodato d’uso” da parte di RFI nel 2015 all’Associazione Maria Regina di Camaro?
Io penso certamente di sì….
E magari (come penso sia anche possibile) il consigliere non ne fosse stato a conoscenza: nessuno dei suoi colleghi del gruppo di appartenenza era edotto della situazione per la quale si stava procedendo?
Io penso certamente di sì…..
E se vogliamo considerare altresì la possibilità estrema che nessuno dei componenti di tutto il gruppo pentastellato fosse stato a conoscenza del contesto dello stato dei luoghi: come è possibile che fra amici e colleghi di altri colori politici, nessuno sapeva che sull’ex area ferroviaria di Camaro era già in fase avanzata il progetto portato avanti dal Comune di Messina denominato “CAPACITY “ attraverso il quale venivano destinati fondi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie di cui al D.P.C.M. del 25/05/2016 per la valorizzazione delle aree periferiche e per il quale l’Associazione Maria Regina ne è stata destinataria per la presentazione e approvazione di un validissimo progetto?
Io con ancora più convinzione dico proprio di si anche alla luce di numerosi articoli apparsi nelle testate delle carte stampate cittadine ancorché per i numerosi servizi andati in onda sulle emittenti televisivi locali.
Quindi non si poteva non sapere…..magari certi dettagli no, ma il resto sicuramente si.
Allora il buon consigliere Argento dovrebbe spiegare con estrema sincerità ed onestà intellettuale, cosa lo abbia spinto a portare gli obiettivi delle telecamere all’interno dell’ex area ferroviaria proponendo tra l’altro una idea di progetto che è già ricompresi in una delle finalità progettuali dell’Associazione in parola.
Ma io invece vi pongo a tutti voi una riflessione: quale messaggio in realtà voleva lanciare il consigliere Argento alla cittadinanza?
Da quello che ho potuto percepire, interpretando il video e il contenuto dello stesso, sembrerebbe…..che chissà quali soggetti forse “un po’ sprovveduti” e forse anche un “po’ maldestri”, conoscendo molto bene invece tutta la storia, si siano serviti di esponenti….chiamiamoli così “politici”, per dimostrare con molta enfasi la situazione che ancora oggi vige nell’area della ex stazione di Camaro.
È stato ancora una volta un altro chiaro segnale finalizzato a strumentalizzare e denigrare l’operato dei “gestori comodatari” dell’area ponendo sulle loro finalità ombre che farebbero presagire invece a chissà cosa.
Purtroppo caro consigliere Argento se la situazione è ancora in “ stand-by “ e non di “abbandono” cosi come invece lei ha voluto fare intendere, non è certamente colpa dell’Associazione comodataria, ma di un sistema burocratico obsoleto e mal funzionante di alcuni uffici tecnici del Comune di Messina.
Le carte a Messina girano lente e molto male e questo penso non lo può negare nessuno, nemmeno lei credo.
I fondi sono stati già autorizzati e destinati alla realizzazione del progetto. È stata già individuata attraverso regolare gara d’appalto gestita dal Comune di Messina, l’ Impresa Appaltatrice che dovrà eseguire i lavori.
Come vede nessuno sta vendendo fumo. Nella vita contano solo i fatti le chiacchiere invece rimangono solo tali.
Ma caro consigliere mi viene ancora da chiederle: alla luce del servizio divulgato, come mai l’attenzione delle telecamere erano rivolte solo ad una parte dell’area ancora non oggetto di attività riqualificativa mentre invece non è stata resa visibile la porzione di area adiacente già interessata da una prima fase dei lavori?
Questo caro consigliere Argento a conferma di quanto sopra da me espresso, significa storpiare la realtà, significa fare e dare informazioni approssimative e in un certo senso anche premeditate e destabilizzanti.
Bisogna avere onestà intellettuale nell’espletare ruoli istituzionali, non possiamo né improvvisare né operare per asservire le volontà di nessuno.
Bisogna avere rispetto per chi si rimbocca le maniche e con grande sacrificio lavora, si impegna mettendosi in gioco per cercare di costruire qualcosa di importante per la collettività.
Evidentemente questa è una cosa talmente strana nella nostra città che non siamo abituati a concepire certi “modus operandi”.
Prima di divulgare qualsiasi tipo di informazione o intraprendere qualsiasi iniziativa bisogna avere tutti gli elementi necessari che possano attraverso fatti concreti, supportare i nostri intendimenti altrimenti farsi un “autogol” non è una bella cosa specie per un professionista.
La stazione di Camaro non ha bisogno di nessun altro progetto per essere riqualificata.
Chi aveva o voleva portare delle idee è arrivato suo malgrado troppo tardi.
Evidentemente le idee alla fine….non erano in grado di supportare i fatti. Per 15 anni (dal 2001 al 2015) le aree sono rimaste terra di nessuno.
La riqualificazione è già in atto caro consigliere Argento, se ne faccia una ragione lei e tutti quelli che ancora cercano di strumentalizzare una situazione ormai chiara e ben definita. Il progetto ne determinerà un opera che sarà il fiore all’occhiello non solo per Camaro ma per l’intera città.
E allora con grande senso di responsabilità come credo lei ne abbia, visto che ci ha messo la faccia, corregga il tiro con la stessa enfasi con il quale si è proposto con la sua valida alternativa, riproponendo se è il caso, un veritiero dal quale ne possano scaturire le giuste informazioni e i giusti contesti di attuazione.
Penso che questo caro consigliere Argento, le sia dovuto non solo per la serietà che lo contraddistingue come persona ed esponente politico, ma anche e soprattutto per il rispetto dei cittadini che hanno il diritto di avere informazioni chiare e trasparenti ed ancora per chi già da qualche anno sta gestendo e portando avanti un progetto di una validità assoluta che porterà alla nascita del grande Parco Urbano delle Arti con innumerevoli servizi per giovani ed anziani ed enormi spazi adibiti a verde.
Attendo un suo riscontro.