di Carmelo Caspanello
"Tra evasori e contribuenti fantasma, nelle casse del Comune di Messina mancano introiti per 100 milioni di euro". A sostenerlo è il sindaco Cateno De Luca, che ha annunciato un giro di vite, che sarà avviato attraverso l'incrocio di dati, a partire dalle utenze elettriche. L'apertura del dibattito sul Bilancio di previsione ha riacceso i riflettori sui tributi non versati all'ente locale dai cittadini. La somma oscillerebbe tra i 15 e i 20 milioni di euro all'anno. LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DE LUCA:https://youtu.be/0kl-aZ8IKWg
Ci sono cittadini che non hanno intenzione di pagare ed è giusto farli pagare,alcuni cittadini hanno intenzione di pagare ma non possono pagare perchè POVERI. Incrocia le dichiarazioni dei redditi e l’Isee e finalmente capirai quanti poveri nel silenzio della loro dignità non hanno più voce per chiedere aiuto.Per il nostro Sindaco è difficile capire i poveri. Sant’Agostino disse: non parlate di digiuno a stomaco pieno.
Posto che una percentuale di evasori è fisiologica, se poi questa è eccessiva può voler significare tante cose. La politica non può far finta di non vedere, poiché i bilanci si dovrebbero fare sull’incassato reale e non sui ruoli emessi che portano cifre che non si realizzeranno mai. Pertanto sarebbe utile per evitare la formazione di debiti che, prudentemente, si prevedesse una spesa in linea con la media delle somme incassate nell’ultimo triennio, o comunque che si tenesse conto di tale problema per non creare bilanci di previsione in sostanza non realistici. Ma la politica è surrealta’!