La storia del nigeriano Dennis Oriabure: ha debuttato in serie B nazionale e sogna di diventare mediatore interculturale
MESSINA – Dennis Oriabure ha 19 anni, nato nel 2003, e viene dalla Nigeria, arrivato con un barcone nel 2016. “È il testimonial perfetto per noi” ci aveva raccontato Riccardo Solano, che si occupa delle iniziative sociali che ruotano intorno al “Messina Rugby”. Arriva a Messina e si iscrive all’istituto alberghiero “Antonello”, entrando nel progetto di inclusione scolastica della professoressa Fatima Trimarchi.
Oggi, diplomatosi con il massimo dei voti e mediano della squadra, da sempre ha la passione per il rugby: “Il mio idolo è Itoje (giocatore inglese di colore e già capitano dell’under-20, n.d.r.). Appena arrivato in Italia – racconta Dennis – a scuola la professoressa di educazione fisica Maria Pina Iozzia mi ha portato qui (dove qui sta per Messina Rugby, n.d.r.): una squadra meravigliosa che mi ha sempre aiutato nella mia vita, specie i miei compagni di squadra e Riccardo Solano”.
Dennis tra sport e sociale
È un ragazzo semplice e buono Dennis, lo si nota subito parlandoci, quando scherza anche sul suo ruolo, mediano di mischia, e quando gli facciamo notare che il suo idolo Itoje gioca in seconda linea: “Non conoscevo il mio ruolo preferito e l’ho scoperto allenandomi tre volte a settimana a Messina. Mi piaceva Itoje perché era alto e volevo diventare come lui“. Sorride e rivela: “Speravo di diventare più alto”.
Studente modello, diplomatosi col massimo dei voti lo scorso luglio all’Antonello, racconta con umiltà: “Fortunatamente sono uscito con 100”. Ma il giovane è anche un cittadino con la testa sulle spalle, visto che è subito partito per lavorare, per la stagione alle isole Eolie, in modo da sostenersi economicamente. “È un barman niente male, ha vinto anche dei premi”, ci confida Solano. Ma il suo obiettivo più nobile è quello di “diventare mediatore interculturale. Mi piace – racconta Dennis – ma oltre questo per me sarebbe molto utile avere la possibilità di aiutare i ragazzi come me, che arrivano da lontano, nelle strutture”.
La famiglia Messina Rugby
Dennis è arrivato in Italia solo ed è stato ospite di “Casa Noemi”, Comunità di IIª Accoglienza per minori non accompagnati, presso l’istituto delle suore Figlie del divino zelo. Non aveva nessuno per questo è stato fondamentale nel suo percorso trovare il Messina Rugby: “Mi sono sempre trovato bene con la mia squadra – ha precisato -, i miei compagni mi hanno accolto e aiutato. Il terzo tempo del rugby aiuta a vivere un’atmosfera familiare, quando dopo le partite si mangia tutti insieme”.
Dopo aver giocato nell’Under16, nel ruolo di ala, nel finale della scorsa stagione ha debuttato in prima squadra in Serie B nazionale. Nella stagione da poco iniziata è entrato a far parte in modo stabile degli uomini a disposizione di coach Alibrandi e coach Miduri, come mediano di mischia. Proprio sul suo futuro sportivo ha detto: “Fisicamente e mentalmente sono pronto e cerco di dare il massimo per la squadra, grazie anche al supporto degli allenatori che mi aiutano a migliorare. Migliorare sempre e crescere insieme: mi piace e mi dà stimoli, in questa squadra meravigliosa”.
Immagine in evidenza di Salvatore Garreffa