Attenzione nelle prossime ore alla cosiddetta mareggiata incrociata
METEO MESSINA – Come avevamo previsto da giorni, con diversi articoli ad hoc, in queste ore una forte mareggiata sta colpendo tutta la costa ionica della nostra riviera ionica siciliana, inclusi i centri della nostra riviera e il litorale dell’estrema zona sud di Messina. Purtroppo i danni sono stati davvero notevoli, ma nelle prossime ore ci potrebbe essere un ulteriore aggravamento del moto ondoso, per l’ulteriore sterzata verso nord di questo ciclone mediterraneo, che presenta un nucleo caldo all’interno del minimo di bassa pressione, assumendo caratteristiche quasi subtropicali, nonostante l’ambiente molto freddo. In questi casi la struttura ciclonica si rende autonoma dal contesto sinottico generale, acquistando energia dal solo calore sensibile sopra la superficie del mare.
A nord di questa depressione troviamo un poderoso anticiclone, con massimi barici al suolo di oltre 1040 hPa sulla Romania. Il contrasto fra le isobare strette e concentriche del ciclone mediterraneo, con quelle meno dense ed ellittiche del promontorio europeo, stanno attivando questi forti venti di levante a largo che raggiungono l’intensità di burrasca forte sullo Ionio. Questi venti, molto forti, soffiando su un ampio tratto di mare, che da Creta e dalle coste più meridionali del Peloponneso si estende fino alle coste della Sicilia orientale e della Calabria ionica, sollevando un ingente moto ondoso, con marosi alti anche più di 5-6 metri in mare aperto.
Il notevole “fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) è la vera causa d’origine dell’imponente moto ondoso, da Est e E-SE che in queste ore sta flagellando tutta la riviera ionica. Nelle prossime ore le ondate sollevate dai forti venti di burrasca in mare aperto, da E-SE, rischiano di accavalrsi con quelle spinte dai forti venti di grecale, da NE, sullo Ionio centrale. Alla mareggiata prodotta dai venti di levante e scirocco a largo si è sovrapporrà l’onda più nuova, creata dai forti venti di grecale, davanti la costa della locride. Questa sovrapposizione del moto ondoso, fra le onde prodotte dai venti di levante con quelle del grecale, potrebbe favorire un innalzamento del livello del mare a ridosso della costa, con ingenti danni, indotti dall’erosione. Almeno fino alla mattinata di domani l’intera costa ionica sarà flagellata dai marosi. Per una graduale scaduta del moto ondoso bisognerà aspettare fino al pomeriggio/sera di domani, quando la pressione esercitata dal vento sullo Ionio andrà a scemare, per l’allontanamento del piccolo ciclone verso il mar Libico.