L'intervento della sezione ambientale della polizia municipale di Messina
MESSINA – Una signora butta quasi ogni giorno i rifiuti in strada, nel greto di un torrente, vicino a uno svincolo autostradale. Interviene, con il supporto delle telecamere, il reparto accertamenti illeciti ambientali della Polizia municipale di Messina. Dopo una serie di indagini e appostamenti, la donna viene multata, con un verbale di 600 euro. Ma l’obiettivo, come lo stesso ispettore auspica nel video e in quelli precedenti in esclusiva per Tempostretto, è che differenziare, e non gettare l’immondizia sul suolo pubblico, diventi un’abitudine di tutti i cittadini. Da parte sua, la signora ammette l’errore e promette: “Sì, è vero, ho gettato i rifiuti in strada. Ma non lo farò più”.
Si tratta di un lavoro instancabile che nasce dalla sinergia tra amministrazione comunale, Messina Servizi, polizia municipale e cittadinanza. Con il comandante Stefano Blasco e il responsabile della Polizia specialistica commissario Giovanni Giardina, l’attività di controllo sul territorio è svolta dalla sezione ambientale coordinata dagli ispettori Cosimo Petitto e Giacomo Visalli. Fanno parte della squadra gli agenti Donato, Gullifa, Gullotta, La Cava, La Fauci, Leonardi, Luca, Marzo, Morale, Ricali e gli assistenti capo De Luca, Giordano, Irrera, Mantarro, Sturniolo, Tumore, Zuccaro.
A proposito di rifiuti.
Ieri mattina. Isola ecologica di Gravitelli.
Arrivo in auto con alcuni oggetti da consegnare. Faccio la fila, peso personalmente gli oggetti portati e poi faccio per andarmene. Convinto di aver fatto il mio dovere di cittadino. No, mi dicono. Deve buttare lei stesso, questo li e quest’altro là. E il carrellino porta frutta? Deve arrivare a quel cassone altro 3 metri, salire sulla scala e buttarlo dentro. Ma io ho 75 anni, obietto, e potrei non farcela o farmi male. Vedo 5 o 6 addetti di tutte le età che ciondolano con le mani in tasca e chiedo: Perchè non lo fate voi? Siamo tutti infartuati, mi risponde quella che sembra dirigere le operazioni.
E allora io ve lo lascio vicino al cassone, dico. E la signora mi risponde: “E noi prendiamo la sua targa”. Anche se non c’era bisogno perchè avevano già la mia tessera sanitaria. Salgo sulle scale, butto il vecchio carrellino e me ne vado con l’amaro in bocca pensando a tutti coloro che disseminano di rifiuti i bei Colli San Rizzo. Avevano già provato a scaricarli qui?
Non lo farò mai di imbrattare la mia città ma la prossima volta che mi ritrovo con qualcosa da smaltire conterò fino a 100…. in cerca di un’idea!
Questo atteggiamento negativo riguarda tutti gli addetti delle isole ecologiche di Messina , o sono disposizioni di servizio della Società oppure hanno Santi in Paradiso . Sarebbe bene che il Presidente di Messinaservizi Bene Comune chiarisse quali sono i compiti dei Cittadini che si recano alle Isole Ecologiche ,grazie.
Sarebbe splendido se la risposta la desse (per esempio) un dirigente di Messina Servizi o un assessore o un sindaco…
Comunque a Messina esiste un servizio di prelievo a domicilio degli oggetti che andrebbero portati all’isola. E funziona. Quindi ……………………
Io invece nell’isola ecologica di tre Monti ho trovato personale molto disponibile e corretto.
Lei è una bella persona. Magari ce ne fossero 20 ogni 100 abitanti come Lei. Non si curi della maleducazione degli impiegati di Messina Servizi, che dovevano intervenire in aiuto di una persona anziana, indipendentemente dal fatto che competa loro o no.
sono soltanto messinesi
Siamo arrivati alla frutta: lascio i mastelli fuori e nonostante passano li trovavo sempre pieni di tutto. Ho dovuto mettere le telecamete per scoprire un signore anziano che mi metteva la sua spazzatura nei miei mastelli
Funziona cosi in tutte le isole ecologiche.
Propongo i sottotitoli in italiano per una migliore divulgazione su scala nazionale a scopo educativo. In ogni caso complimenti per il lavoro svolto.