Don Placidino, 100 anni fra bombe, ferrovia e...Giacomo Leopardi. VIDEO

Don Placidino, 100 anni fra bombe, ferrovia e…Giacomo Leopardi. VIDEO

Matteo Arrigo

Don Placidino, 100 anni fra bombe, ferrovia e…Giacomo Leopardi. VIDEO

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venerdì 09 Aprile 2021 - 08:15

Un secolo di vita scandita dal lavoro nel piccolo forno di famiglia e la ferrovia: “Ho sempre lavorato, ho conosciuto anche la fame, ma nonostante il periodo difficile che stiamo tutti vivendo, dobbiamo essere felici perché siamo in tempo di pace”

Il racconto di un secolo di vita travagliata narrata da Placido Pandolfino. Nato a Cumia Superiore nel 1921, è il maggiore di cinque fratelli. Durante la seconda guerra mondiale è stato fatto prigioniero degli americani per ben due anni ed ha vissuto nei campi di prigionia nel sud degli Stati Uniti d’America. “Non è stata facile la mia vita – racconta Don Placidino – era dura ma si viveva serenamente con quel poco che si aveva”.

Un secolo di vita scandita dal lavoro nel piccolo forno di famiglia e la ferrovia, dove occupava la mansione di manovratore: “Ho sempre lavorato, ho conosciuto anche la fame, ma nonostante il periodo difficile che stiamo tutti vivendo, dobbiamo essere felici perché siamo in tempo di pace”

Pandolfino ricorda ancora le bombe cadute sulla città durante la Seconda Guerra Mondiale, la passione per la lettura e in particolare per Giacomo Leopardi, del quale ricorda a memoria alcune poesie: “Non esiste un segreto per arrivare a cento anni, ognuno ha il suo destino scritto, ma questo tempo che ci è dato passatelo al meglio, in compagnia delle persone care. Abbiamo la fortuna di vivere oggi con tante comodità, rispetto ai miei tempi ora possiamo sentirci tutti “signori”.

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2 commenti

  1. Ettore Aldibrando 9 Aprile 2021 10:40

    Scusate ma se era prigioniero degli americani come fa a ricordare i bombardamenti su Messina?Senza nessun intento polemico,ci mancherebbe massimo rispetto e simpatia,Per finire negli Usa venne catturato probabilmente i Africa .per poi finire in Texas .Quindi come mio nonno tornò in Italia a guerra finita.

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  2. Graziella Villari 9 Aprile 2021 18:28

    Persona generosa ed altruista, si è dedicato alla sua famiglia senza risparmio di energie. Ha vissuto con la madre vedova e negli ultimi anni con la sorella che lo accudisce amorevolmente. Circondato dall’affetto dei nipoti e pronipoti. Grande lettore di libri e giornali, anche buona forchetta…..Un uomo che ha dato tanto ai suoi cari…….

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