Vi mostriamo le immagini del caveau e come funzionava.
Grazie all’ingegner Angelo Di Dio (tecnico di fiducia dello storico palazzo) abbiamo potuto visitare tutti i locali della Banca d’Italia, che si presentano comunque in ottimo stato. La chiusura è del 2016 ma l’agonia iniziò molti anni prima. Costruito nel 1924 è stato acquistato dall’Ateneo per 6 milioni di euro e sarà trasformato in Polo museale, biblioteca e centro di ricerca. Quando chiuse la Banca d’Italia c’erano 60 dipendenti e 20 carabinieri. I locali sono molto ampi, attrezzati con impianti di aria condizionata e ben 5 archivi.
L’ingegner Di Dio nell’illustrare tutto il Palazzo ha anche raccontato alcuni episodi. Un giorno una cliente chiese notizie dell’ufficio “pignolata” (con riferimento ai pignoramenti), o un cliente chiese “voglio soldi nuovi e infiammabili”. L’ingegnere ha spiegato con dovizia di particolari come funzionava il caveau. E lo mostriamo ai lettori. Tra il 2001 e il 2002 (passaggio dalla lira all’euro) vi furono fino a mille miliardi di lire
Un altro palazzo vuoto ,Messina relegata a città marginale senza più poteri!
La politica ha permesso tutto questo anno dopo anno.
Mi fanno pena . Lascerò un centesimo a Sant Antonio per accendere un cero