I Vigili del Fuoco hanno estratto vivo uno dei dispersi, mentre 5 erano senza vita. Prime ipotesi sulle cause dell'esplosione.
Sale a cinque il bilancio delle vittime accertate nell’esplosione avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 20 novembre nella fabbrica di fuochi pirotecnici Costa di Barcellona, in contrada Femminamorta di Barcellona Pozzo di Gotto.
Una di loro è Venera Mazzeo, la moglie settantunenne del titolare Vito Costa.
Intorno alle 22 i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie il quarto corpo senza vita, mentre un operaio che era stato portato in ospedale ancora vivo, ma in gravi condizioni, è spirato mentre i medici cercavano di stabilizzarlo.
I primi accertamenti fanno ipotizzare che la causa dell’esplosione sia dovuta ad alcuni lavori in corso all’interno dello stabile. Le scintille generate da una saldatrice all’opera potrebbero aver generato l’esplosione, accendendo la polvere e causando l’esplosione.
All’interno delle casematte, oggi pomeriggio, erano in corso dei lavori di messa in sicurezza e la saldatrice era adoperata su uno dei cancelli.
Un’altra persona è stata estratta viva dalle macerie. Le sue condizioni sono gravi, il 118 l’ha portata immediatamente in ospedale.
All’ospedale di Milazzo sono stati ricoverati Antonio Bagnato, uno degli operai, e il 37enne Bartolomeo Costa, figlio di uno dei titolari. Hanno ustioni gravissime in tutte le parti del corpo. Un altro ferito è stato soccorso all’ospedale della cittadina del Longano.
Sul posto, intorno alla fabbrica, sono ancora a lavoro, insieme ai pompieri, carabinieri, polizia e mezzi dei soccorsi. Le operazioni sembrano dover andare avanti ancora a lungo, perché l’esplosione ha provocato un’onda d’urto che ha danneggiato anche i fabbricati intorno il corpo centrale, e le fiamme stanno divorando gran parte del caseggiato.
La ditta Costa era molto nota nella zona. Proprio in queste settimane preparava i festeggiamenti per il decimo anniversario dall’apertura della prima rivendita. Organizzava spettacoli pirotecnici per feste pubbliche e private.