Si lavora al campo sportivo polifunzionale e bagni. Resta l'incognita dell'acqua per irrigare il prato
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – La prima parte del parco doveva essere inaugurata ad agosto, ma così non è stato. I lavori per la realizzazione del nuovo spazio urbano all’ex Fiera non si concluderanno a dicembre del 2024. Questa era la data di fine lavori prevista in origine dall’Autorità di sistema portuale. L’apertura, invece, slitterà inevitabilmente all’anno prossimo.
Resta l’incognita acqua per irrigare il prato
Il ritardo è stato determinato prevalentemente dalla crisi idrica che ha colpito Messina, e tutta la Sicilia, nel periodo estivo. Nella gran parte del parco, infatti, è prevista la piantumazione di prato e numerose essenze, ma fino a quando non verrà risolta l’incognita dell’approvvigionamento idrico destinato a quest’area non si potrà procedere con i lavori.
Il punto sui lavori
Il cantiere, però, non si è mai fermato. Insieme al direttore dei lavori Giovanni Lazzari facciamo il punto su cosa è stato fatto e cosa c’è ancora da realizzare. L’architetto ci mostra le aree fitness e giochi completate e pronte ad accogliere i nuovi arredi. E’ stata anche realizzata la scalinata che conduce alla spiaggetta, destinata a diventare un solarium con vista sulla Madonnina. Sono state recintate tutte le aree in cui non si potrà accedere, ovvero quelle dei capannoni che non saranno abbattuti. Queste strutture, vincolate dalla Soprintendenza, rimarranno in piedi ma in attesa dei lavori di restauro verranno schermate con dei pannelli artistici.
Si lavora al campo sportivo polifunzionale e bagni
Gli operai sono a lavoro per la realizzazione di un nuovo campo sportivo polifunzionale per praticare basket, pallavolo e calcetto. Poi la ristrutturazione dei vecchi bagni della Fiera, suddivisi per donne, uomini e disabili. E’ stata già tracciata l’area di sgambamento cani, dove non è escluso che si possa praticare anche l’addestramento.
Una volta risolto l’enigma dell’acqua per l’irrigazione del verde si potrà procedere con la piantumazione, la collocazione dei nuovi attrezzi e giochi per bambini e le ultime rifiniture. Solo allora il parco urbano tanto atteso potrà aprire finalmente alla città.
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Insomma un parco zoppo. Perché non diminuire l’ estensione del prato visto che creerà difficoltà di irrigazione aumentando così la zona calpestabile, tanto si sa che non si riesce a mantenere una piccola aiuola figuriamoci 16000 mq di verde. Avete creato un recinto per separare capannoni inutili vecchi, arrugginiti che dovrebbero essere demoliti. Insomma un lavoro alla messinese altro che affaccio a mare.
Progettano il verde e piantumano, ma non sanno se ci sara’ l’acqua per irrigare.
Niente di strano: semu a M’ssina. Autri pianti sicchi.
E la volete paragonare al lungomare di Reggio? E quei capannoni fatiscenti perché non sono stati demoliti? Cosa ci fate la dentro? Ma non vi vergognate a spendere soldi pubblici per fare cose impresentabili? Manca l’acqua a Messina e pensate al prato! Come avete fatto con il Parco Aldo Moro! Incompetenti! Non avete nemmeno l’idea della bellezza dei parchi! Siete impresentabili e non meritate alcuna attenzione.Avete rovinato la città. Bastava fare dei grandi giardini come c’erano a Messina sulla Via Garibaldi anni ’60. Semplici e lineari ma belli a vedersi. Qui c’è tutto e il contrario di tutto. Non fatevi vedere più in giro!
un prato in riva al mare con il nostro clima è di difficile manutenzione e inaridisce precocemente; lo sanno anche i bambini, ma al Comune no.
Comunque, per l’irrigazione non serve acqua potabile, basta una falda qualsiasi come sotto il duomo o sotto la chiesa di san Placido
Mi ripeto: non si potrebbe considerare la raccolta dell’acqua piovana? A Messina cadono mediamente su ogni metro quadrato circa 0,8 m3 di pioggia l’anno. Venisse raccolta solo la metà, sarebbero sempre 0,4 m3 per m2.
Data l’estensione delle superfici di raccolta (tetti, tereazze, marciapiedi, parcheggi, ecc.) si potrebbero raccogliere parecchi m3 d’acqua, utilissimi per l’irrigazione.
Ecco perchè andava fatto un parcheggio che avrebbe risolto tanti problemi ,altro che parcheggio interscambio Sant’Orsola che ne creerà all’infinito . Molto lungimiranti .
Pensate anche al pattinaggio a rotelle, ci sono tanti appassionati anche giovanissimi, che non hanno dove svagarsi.
Capisco che è difficile da capire! Quei “capannoni” sono architetture di qualità di Messina degli anni cinquanta del novecento: tutelati dalla Soprintendenza. La questione è esattamente opposta: non si tratta di nascondere le architetture esistenti, ma di valorizzarle, come tutti gli edifici di qualità all’interno del recinto della Fiera. Il nuovo “lungomare”, e non parco, dovrebbe, con i suoi caratteri progettuali, valorizzare, evidenziare, sottolineare le architetture esistenti. Mi pare che siamo lontani!
si vede subito che manca solo il prato, tutto il resto è pronto. ma un’altra scusa più credibile per giustificare il ritardo nei lavori no vero?
….al messinese non va bene mai nulla….non avete un minimo segno di orgoglio….nulla meritate…e mai sarete cittadini solo……nullità amanti delle cose altrui, ma mai rispettosi delle proprie..