"La seconda ondata era prevista ma non si è fatto nulla. C'è gente disperata. Ma un modo per risollevare il settore c'è." Così Alessandro Faranda
“La situazione è grave, perché a marzo eravamo tutti impreparati alla pandemia, adesso invece non ci sono alibi. La seconda ondata era prevista. Quello che mi stupisce è come il governo non riesca a non capire quello che chiedono gli imprenditori, gli esercenti, le categorie colpite dalla crisi”. Così Alessandro Faranda, imprenditore messinese che alla guida della Fontalba, ha più volte fatto sentire la sua voce in questi mesi.
Faranda: è una disfatta
“E’ una disfatta economica, siamo di fronte a un punto di non ritorno. Eppure la parola d’ordine in questo momento sembra essere: è più facile chiudere che riorganizzare. Si è chiesto tanto alle aziende, tantissimo, invece poco o nulla è arrivato dopo nove mesi. Adesso ci siamo svegliati zona arancione con conseguenze che non sono solo economiche. Mi preoccupa ad esempio anche lo stato mentale delle persone. C’è gente davvero disperata, che non sa più cosa fare. Ho ricevuto tantissime telefonate di piccoli imprenditori ed aziende disperati. Molti ristoratori non rialzeranno più la saracinesca”.
“Serve condono tombale”
Una delle soluzioni possibili per arginare la disfatta secondo Faranda è il condono tombale, non solo per il 2020, ma anche per buona parte del 2021: “D’accordo, tu Stato, non mi dai un euro, ma almeno abbi il buon gusto di non chiedermelo. Ci sono migliaia di imprenditori che hanno investito per mettere in sicurezza società e aziende, e adesso non solo non hanno ricevuto granchè ma devono richiudere”
L’intervista di Rosaria Brancato. Riprese e montaggio Matteo Arrigo
Bellissima intervista con un imprenditore più unico che raro.. . .per come si è espresso e per l ‘accurata e attenta e sopratutto giusta analisi della situazione attuale in cui ci troviamo c è solo standing ovation ,sopratutto per gli aiuti che questo giovane imprenditore dà alla sua città non solo a parole ma con i fatti …,..gente così ci vorrebbe alla guida del paese!!!!!!
Emilio Fede docet.
ma anche le dimissioni dei responsabili con in testa assessore alla sanità regionale e dirigenti tutti. incompetenti
Giustissimo,io sono sempre dalla parte della verità qualunque essa sia,e invito i messinesi a battersi contro le ingiustizie,a esporsi in modo costruttivo anziché commentare a pollice in giù……il coraggio del pensiero anche negativo sarebbe giusto esprimerlo a voce no con ben 10 pollici in giù !!!Non c’ era niente da ridire in negativo su questa intervista ma purtroppo c è gente che interviene soltanto per il gusto di sporcare dove è pulito……
😏 …le critiche si devono fare solo se insegnano qualcosa ……..in questo caso vedo rosicamento e invidia ecco perché siete numerosi !!!😆
Gentile Rosaria,
credo che i pollici in giù fossero rivolti al suo post, e non all’imprenditore che (cit.) “attraverso accurata e attenta e soprattutto giusta analisi della situazione attuale” propone la sua ricetta: ottenere soldi dalle Istituzioni, cioè dai contribuenti. Obiettivamente, non era necessaria un’analisi attenta e accurata per un esito siffatto: così sono capaci tutti.
Quindi, credo che non ci sia stato nessun rosicamento.
A me l’intervista ed il suo post (accomunati dal nome di battesimo) hanno ricordato alcune edizioni del TG4 di molti anni fa.
E spero che stavolta il mio post non sia censurato.
Con cordialità.
Egregio signore ci tengo a risponderle per precisare che avevo capito che i pollici in giù erano relativi al mio commento ,infatti se lei rilegge attentamente ci sono rimasta male perché ritengo, come lei sta facendo ora , di aver espresso un giudizio onesto per me perché mi ha dato modo di conoscere ,tramite tempostretto anche il bene che ha fatto questo imprenditore fin’ora per me sconosciuto ….quindi se lei ha intravisto del marcio o ha trovato stucchevole il mio commento , io ho trovato fuori luogo i pollici in giù ….solo che c è una differenza ….io esprimo ciò che penso senza insinuare o usare altri per colpire e lei invece asserisce che io esco dalla scuola di Emilio fede …..che lui insegna non so cosa ma immagino…… io sono una casalinga con la licenza media ma che mi permette comunque di capire l ironia fuori luogo della sua frase leziosa….io sono io non ho nessuno dietro a suggerirmi cosa dire o fare e i complimenti non sono sinonimo di lecchinaggio come lei li vorrebbe far passare e ci tengo a rimarcare che io mi firmo col mio nome senza sotterfugi e commento spesso su questo giornale proprio perché permette la libertà di pensiero a chiunque lo desidera senza censura difatti il suo commento ne è una prova cosi come il mio .Distinti saluti