"Dobbiamo pensare alla ripresa e a evitare che un dramma si trasformi in tragedia" Così l'imprenditore messinese Alessandro Faranda
“E’ un momento drammatico. Comprendo il sindaco, abbiamo un nemico da combattere, che è il virus. Ma dobbiamo iniziare a pensare a cosa faremo per rialzarci. Se non facciamo rete Messina non avrà futuro, nessun imprenditore adesso investe, non lo farà un domani. Stiamo rischiando che il dramma si trasformi in tragedia. Io vedo moltissimi esercenti e imprenditori preoccupati, molti non riapriranno. Mi colpisce il silenzio delle associazioni imprenditoriali e di categoria.” Così oggi l’imprenditore messinese Alessandro Faranda che chiama a raccolta i colleghi per non arrendersi ma nel contempo per guardare avanti in modo unito. Il rischio è che dopo queste nuove chiusure in tanti non riapriranno più. “Serve meno burocrazia e più capacità di dare risposte nei territori. In questo momento nessuno vuole investire a Messina ed anzi da anni assistiamo al fenomeno opposto” SERVIZIO DI ROSARIA BRANCATO E SILVIA DE DOMENICO
Buonasera noi abbiamo già chiuso da un pò, e non mi sembra che qualcuno abbia fatto niente o si sia fatto mai vedere incluso lei Dott Faranda, ma comunque ancora se non è chiaro ve lo dico io come andrà a finire, chiuderemo tutti anche perchè non se ne esce a queste condizioni e le perdite riportate non si riusciranno mai a ripianare se il governo non comincia a tagliare il 2020 e il 2021 da tutte le tasse e tutte le pendenze in corso, certo da verificare visto che ci sono i furbi e quelli che di difficoltà non ne hanno avuto ed hanno usufruito lo stesso di alcuni aiuti, noi ristoratori inoltre non siamo nel cerchio magico del nostro governo e poi come si dice (se non fai niente vuol dire che stai bene) l’ unica cosa che ci resterebbe da fare è ribellarci e non aprire più depositando i libri in tribunale, ma capisco che per molti non è semplice, ma se dobbiamo chiudere meglio che lo facciamo noi a modo nostro.