Via alla sesta edizione. Famiglie, bambini e tanti bagnanti nella spiaggia sotto il Pilone
MESSINA – Torna a colorarsi il cielo di Capo Peloro. Aquiloni in volo da questa mattina per l’inaugurazione della sesta edizione del festival targato Pro Loco Capo Peloro. Il tutto in compartecipazione con il Comune di Messina e il patrocinio dell’assessorato al Turismo della Regione Sicilia. Dopo il corteo dalla Piazza Dell’Angelo al Pilone, accompagnato dalla banda “Giuseppe Verdi” di Faro superiore, tutti i presenti si sono riversati sulla spiaggia sotto il Pilone. Tutti a provare a far volare il proprio aquilone. Dai più piccoli ai più grandi col naso all’insù.
Nell’area dell’ex seaflight gli aquilonisti esperti, e anche gli ospiti internazionali, stanno facendo alzare in volo alieni, scheletri, meduse, fiori e personaggi dei cartoni.
La provocazione di Cutugno e il rilancio del sindaco per Torre Faro
A prendere per primo la parola sul palco l’ex presidente della Pro Loco Nello Cutugno, che ha lanciato una provocazione alle autorità presenti. “Ognuno faccia una promessa per migliorare il territorio di Torre Faro”, ha detto Cutugno. Ed è intervenuto subito il sindaco Federico Basile: “Promesse non ne ho mai fatte ma prendo impegni. Quindi faccio la promessa di mantenere gli impegni. Lavoreremo per la realizzazione del nuovo Torri Morandi, del Museo Maxxi, della nuova strada di accesso al parcheggio, con il rifacimento della pavimentazione della piazza e la soluzione per il ricovero barche”, ha risposto Basile.
Di progetti sul piatto ne ha lanciati parecchi, dunque, il sindaco, seguito dall’assessore ai Grandi eventi e alle attività produttive Massimo Finocchiaro.
“Riqualificare l’ex Sea flight è stato riqualificare l’impianto socio economico del paese. Molte attività sfruttano questi eventi e ben vengano. Promettiamo di implementare gli eventi senza essere invasivi per il territorio”, ha aggiunto Finocchiaro.
Pistorino: “Il potenziamento del Nautico”
Poi è stato il turno della dirigente del Nautico “Caio Duilio”, Daniela Pistorino: “Le promesse le faccio perché sono nella posizione di poter programmare grazie alla mia scuola e agli indirizzi che abbiamo.
Io prometto, grazie all’aiuto del sesto Quartiere, di lavorare al massimo insieme a tutto il territorio per dare sviluppo a tutti i miei indirizzi. Soprattutto i nuovi di pesca commerciale e produzioni ittiche e il professionale in costruzioni navali”, ha aggiunto la dirigente Pistorino.
Franco Pagano, presidente della VI Municipalitá promette di dare sempre più rilevanza ad eventi come la premiazione degli alunni della scuola Evemero, che hanno realizzato i Giardini di Eolo. Aquiloni, animali, fiori realizzati con materiali di riciclo e nel rispetto per l’ambiente.
Alibrandi: “Un festival sempre più internazionale”
A chiudere gli interventi nella piazza del Lanternino il neo presidente della Pro Loco, Paolo Alibrandi.
“Puntiamo a far diventare il festival sempre più internazionale. Quest’anno ci sono degli aquilonisti stranieri e puntiamo ad averne di più il prossimo anno”. E poi una preghiera ai presenti: lasciare il territorio migliore di come l’abbiamo trovato.
ecco la pioggia che cade giù ore 17:10….. non si può fare un evento del genere a fine settembre…. il tempo è troppo instabile…. meglio fine agosto piuttosto che fine settembre…. tra l’altro ci sarebbero ancora i turisti con conseguente molta più visibilità…
…ieri pomeriggio ore 17.00 c’era la pioggia sì, ma non c’era servizio di vigilanza, tranne due poco identificabili persone che impedivano l’ingresso alle auto in Via Fortino … centinaia di persone, decine e decine di auto alla ricerca di un parcheggi… vabbè, facciamo la manifestazione in un giornata di sole scelta con certezza, ma, caspita, dite agli organizzatori che non si può lasciare la zona incustodita …
Tutto molto bello veramente, evento di grande impatto e di bellezza,ma spostarlo qualche giornetto prima anche per i Turisti, non solo per i Messinesi…………..peccato il solito bla bla bla di BASILE…..mancava però un aquilone molto importante …..quello di Germanà e Trischitta: il “PONTE SULLO STRETTO”