Il consigliere Coletta lancia l'appello: "Ok i lavori per la cura del verde ma recuperiamo anche le vestigia"
Di Silvia De Domenico
MESSINA – La fortificazione spagnola del ‘600 si intravede appena fra le erbacce. Con l’inizio dei lavori di riqualificazione di Parco Aldo Moro (leggi qui) verrà pulito intorno alle vestigia e realizzata una passerella rialzata per ammirare quel che resta del forte. Ma c’è chi chiede un intervento in più: “Va bene la riqualificazione del parco e la cura del verde ma recuperiamo anche il forte”, dice il consigliere della IV Municipalità Renato Coletta. E continua: “Queste pietre raccontano uno spaccato importante della nostra città, un episodio eroico, la nostra storia”.
La struttura secolare oggi è parzialmente interrata, dalla vegetazione incolta emerge solo una parte delle vecchie mura. Ma nel finanziamento ottenuto dall’amministrazione per il progetto di recupero del parco non è prevista una somma per riportare alla luce il forte.
A Messina, c è il brutto vizio di oscurare con il degrado e l’ abbandono, la bellezza della storia antica ,che non và assolutamente persa, ma “ritrovata” come ciò che è rimasto nel tempo di questo forte.
La fortificazione non è spagnola. Venne edificata dai francesi in occasione della rivolta antispagnola del 1672-1678. Proprio sul colle della Versa i francesi sconfissero le truppe spagnole. Il forte si chiamò Ivonne dal nome di uno dei comandanti delle truppe francesi