Intervista con l'amministratore delegato di Caronte & Tourist, in occasione dell'iniziativa "Ponte e Libertà". E su monopolio, Mega e mercato risponde...
MESSINA – L’ingegnere Vincenzo Franza va a Piazza Cairoli e si fa fotografare con Nino Germanà all’inaugurazione del comitato “Ponte e Libertà”. Anche questa è una notizia. L’amministratore delegato di Caronte & Tourist risponde alle domande di Tempostretto e tiene a precisare: “Il progetto del ponte non è incompatibile con i traghetti e rientra in una strategia futura di potenziamento dei trasporti. Anche mio padre era favorevole. Come traghettatori e imprenditori siciliani, pensiamo che con la grande opera avremo benefici per tutto il nostro territorio”.
E aggiunge: “Storicamente, dove si crea un’infrastruttura stabile i traghetti continuano a lavorare e s’incrementano i traffici. Il ponte, però, è principalmente ferroviario. Con i traghetti si farà sempre prima. La grande opera ci consente di collegarci con l’Europa e l’Africa, con ottimi benefici sul piano economico”. L’imprenditore, rispondendo alle domande di Tempostretto, s’esprime anche su monopolio, posizioni del presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto Mario Mega e regole del mercato.
È solo un miraggio. Una grande illusione. Ed a proposito dell’asserzione del dott. Franza che il ponte consentirà di raggiungere ottimi benefici sul piano economico, dico che avevano detto la stessa cosa dell’euro. Sono trascorsi vent’anni e non c’è periodo peggiore di questo sotto il profilo economico e sociale. Dove sono i grandi vantaggi a suo tempo annunciati?
“Coi traghetti si farà prima e il ponte è essenzialmente ferroviario”. Perciò l’inquinamento non diminuirà, anzi si incrementerà visto che sui traghetti i mezzi spengono i motori, mentre sul ponte no ( e tutti i tir impiegati nei lavori non inquineranno, vero?); E ….quali treni passerebbero sul ponte, dato che in pratica solo un treno passeggeri traghetta ogni giorno? Opera inutile e dannosa…ma ottimo specchio per le allodole.
Ma mi faccia il piacere. Il problema non sei “tu” che lo fai ma i messinesi che te lo hanno consentito. A colpi di clacson.