L'impianto di riscaldamento è guasto ma il Comune di Messina fa sapere che "lunedì 13 arriverà il pezzo nuovo"
servizio video di Matteo Arrigo, testo di Marco Olivieri
MESSINA – “La bambina era diventata blu per il gelo. All’improvviso, in classe, le bruciavano le gambe e la colonna vertebrale. Poi il medico mi ha confermato che il disagio era stato causato dal freddo. Non la posso mandare a scuola in queste condizioni. O le compro una tuta termica o la devo lasciare a casa”. Come in diversi plessi del territorio messinese, anche alla scuola primaria e secondaria “Pasquale Simone Neri” di Giampilieri Superiore, che fa parte dell’Istituto comprensivo di Santa Margherita, si registra il problema del freddo nelle aule, come racconta una madre. In questo caso l’emergenza, ma in realtà è un disagio che si rinnova, è dovuto a un guasto nell’impianto di riscaldamento. E un’altra signora parla di due ragazzine delle medie che battevano i denti e sono dovute tornare a casa: “Come fanno a stare fermi per ore, con il freddo, i bambini delle elementari e delle medie?”. I genitori non escludono di organizzare una protesta, non mandando i figli a scuola.
Spiega un rappresentante dell’Istituto “Neri”, Gaetano Freni: “Riguardo all’impianto di riscaldamento, una ditta ha fatto l’ordine del pezzo non funzionante ma non è arrivato. Siamo stati pure al Comune, con alcuni consiglieri, ma la cosa non si è risolta. In più è stata fatta la richiesta per avere delle stufe, che dovrebbero arrivare oggi 8 febbraio. E poi va valutato se il contatore elettrico riesce a resistere a questi kilowatt”. E un’altra mamma evidenzia: “Le stufe non bastano e devono essere accese in alternanza se il contatore non regge. Per aule grandi, con una ventina di bambini, ci vogliono degl impianti di riscaldamento in funzione”. E un padre aggiunge: “Si è pure pensato di non mandare i bambini a scuola perché la soluzione delle stufe non è adeguata”.
Il Comune: “Il pezzo nuovo dell’impianto in arrivo lunedì”
Raggiunto da Tempostretto, il vicesindaco e assessore Salvatore Mondello ha confermato che il Comune mette a disposizione “termoconvettori subito a chi ne fa richiesta. Una misura per gli Istituti non dotati d’impianto. I dirigenti scolastici ne sono al corrente”. Il tutto in attesa d’installare, ed è un obiettivo del prossimo biennio, impianti di nuova generazione nelle scuole. Nel frattempo, i rappresentanti d’Istituto hanno avuto una comunicazione ufficiale dal Comune: il pezzo nuovo arriverà lunedì 13 febbraio.
Come giornale, continueremo a seguire la vicenda.
Certo la scuola è in una Norvegia coperta di neve a -12°…. ma per favore…, 20 anni nessuno si lamentava ed i ragazzi erano piu’ studiosi, preparati e rispettosi degli insegnanti. Chiediamo tanto e diamo poco…
Grandi amministratori…no, pardon, forse in questo caso gelidi!
Un tempo si indossava la maglia di lana ora detta maglia della salute. Sarebbe un’idea vincente e i bambini che indossandola e sbandierandola come vessillo di una ritrovata coscienza ecologista e meno sperperona potrebbero fare tendenza. pensateci mamme! meno tessuti fashion e più pile!
Finalmente una voce di saggezza si eleva in mezzo a duemila polemiche inutili.
92 minuti di applausi !!!
Credo che sia un vecchio problema: niente riscaldamenti e stufe non sufficienti. Lo stupore è inopportuno. Nella mia scuola si devono tenere le stufe al minimo ( i ventilconvettori, niente altro che stufe). Se si accendono al massimo l’impianto non tiene e si stacca l’interruttore generale. Andare in bagno poi è un’esperienza artica: le mani sotto il getto di acqua gelida si intorpidiscono.
Annoso problema quello dei riscaldamenti nelle scuole. Lo stupore è inopportuno.
I ventilconvettori (stufe) sono inutili e inutilizzabili: gli infissi ottimi per il ricambio d’aria durante il covid, fanno entrare aria gelida, mentre le stufe vanno tenute al minimo perchè l’impianto non tiene e si stacca l’interruttore centrale.
E’ necessario che le istituzioni si interessino realmente alla vivibilità delle scuole! Sono necessari infissi nuovi e impianti di riscaldamento adeguati!
Questa polemica è veramente inutile e strumentale. Quando c’è un guasto si aggiusta, basta aspettare qualche giorno.
Mi piacerebbe sapere quante ore li tengono i termosifoni accesi a casa loro, dove la bolletta brucia..