Meter e Miles progetta i percorsi di inclusione lavorativa per i disabili. L'instancabile lavoro di Saro Visicaro e quella sede negata che sa di punizione
di Alessandra Serio, riprese e montaggio di Matteo Arrigo
MESSINA – Fa un passo avanti Meter&Miles e dopo un trentennio di attività a sostegno delle persone down e delle loro famiglie, pensa a come tutelare i loro diritti nel mondo del lavoro. L’annuncio nella giornata internazionale sulla trisomia 21, al forum promosso dall’associazione di Saro Visicaro cui hanno partecipato gli operatori del settore. Al tavolo, insieme all’instancabile Visicaro, l’avvocata Ester Isaja, il professor Aldo Trifiletti e lo scrittore Lorenzo Porretta.
“Promuoveremo tutte le azioni possibili per la tutela del diritto al lavoro delle persone down. Gli strumenti previsti dalle normative ci sono, ma rimangono lettera morta per tutta una serie di motivi. Da oggi faremo sentire le nostre ragioni ad ogni bando, in ogni graduatoria”, spiega l’avvocata Isaja.
L’anno zero delle politiche sociali
Inattuate restano anche, dice Visicaro, le norme volute per l’inclusione delle persone down in generale. Dalla legge italiana di attuazione della Convenzione Onu sui diritti dei disabili sono passati ormai 10 anni ma l’applicazione di quei 50 articoli si è arenata nell’immobilismo delle istituzioni. “A Messina il Comune non sa neppure quante sono le persone down, quando i dati sono la prima base per programmare delle politiche sociali. Tutto è demandato al terzo settore e anche in questo caso c’è qualche realtà che si occupa della socializzazione dei bambini e degli allievi, poi dalla fine dell’età scolare il vuoto assoluto”.
La sede negata
Un vuoto che, come sempre da 30 anni, Meter&Miles cerca di colmare. Spesso in una indifferenza che rasenta l’atteggiamento punitivo da parte delle istituzioni. Ad oggi forse una delle pochissime realtà che supporta i ragazzi down in tanti percorsi è ancora senza una sede. Rimasta fuori dall’assegnazione dei locali confiscati alla criminalità e messi a disposizione dal Comune ad una lunga serie di associazioni, Meter e Miles, dopo aver dovuto lasciare la storica sede di piazza del Popolo, è oggi ospitata in via Croce Rossa in alcuni locali del centro Enigma, messo a disposizione da un privato. Una location non certo agevole per i ragazzi. Ma anche in questo caso Visicaro non si è arreso ed è qui che i suoi ragazzi continuano a socializzare, imparare dai laboratori esperienziali di ogni tipo, dalla cucina al teatro, partire per gite di istruzione e piacere, formarsi.
Uno sguardo nuovo sulla disabilità
“La trisomia 21 non è una malattia ma una condizione – ricorda il professor Trifiletti – non va curata ma gestita. Dal 2008 l’Associazione italiana delle persone down opera in questo senso attraverso tre linee di intervento: agendo sui pediatri di base in primo luogo, poi sulla comunicazione e la rieducazione delle famiglie. E’ questo il lavoro che va implementato”.
Il Forum si è concluso in bellezza: i ragazzi di Meter e Miles hanno mostrato le loro abilità in cucina, acquisite grazie all’incontro con importanti chef, e hanno cucinato la pizza per tutti.