Cristel non ha atteso i tempi del risanamento, ha fatto un mutuo e tanti sacrifici. "Ma Fondo De Pasquale sprofonda nel degrado da 20 anni"
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Una storia a lieto fine quella di Cristel Romano e della sua famiglia. E’ nata e cresciuta in una baracca di Giostra e poi finalmente una nuova casa è arrivata, ma senza attendere i tempi del risanamento. Insieme al marito ha deciso di fare un mutuo e acquistare proprio lì dove aveva sempre sognato di abitare, nel palazzo di fronte alla storica baraccopoli di Fondo De Pasquale.
“Da 20 anni ci affacciamo sui rifiuti”
Da quasi 20 anni, però, si affacciano su una grande distesa di nulla. Migliaia di metri quadrati di erbacce, vegetazione incolta e discariche a cielo aperto. Le finestre della casa dei suoi sogni sporgono su spazzatura e degrado ed è costretta a tenerle quasi sempre chiuse per la paura dei topi. Qui i panni si stendono solo di giorno e appena fa buio si corre a recuperarli. “I miei figli sono cresciuti così, senza poter uscire a giocare sotto casa”, racconta Cristel.
“Più pulito quando c’erano le baracche”
Ma Cristel ci crede ancora in quel risanamento che le viene raccontato da tutta la vita. Per più di 20 anni sono stati fatti progetti su progetti ma i residenti di Fondo De Pasquale non hanno mai visto davvero la rinascita di quest’area. Più di una volta le ruspe sono arrivate per pulire e poi tutto è tornato come prima. Alcuni di loro ci raccontano di rimpiangere la vecchia baraccopoli e questa non può che essere una sconfitta per tutti.
Qui sorgeranno 60 alloggi, ma prima la bonifica
Nelle scorse settimane sono stati affidati i lavori per la bonifica del terreno, perché prima di poter costruire i 60 nuovi alloggi si dovrà ripulire dalle sostanze inquinanti trovate nel sottosuolo. Insieme ai nuovi palazzoni sorgerà anche un parco urbano. “Per questo quartiere è tempo di rinascere e speriamo che questo progetto possa dare un po’ di luce ad un rione sempre più spento”, conclude la cittadina.
“Loddi” gli abitanti, ciechi gli operatori ecologici, sordi i politici……
La grandissima vergogna del Comune di Messina che ha abbandonato per decenni le periferie della città sempre più degradate e sporche! Un’indecenza che conferma la cattiva amministrazione della città e l’indifferenza dei cittadini che non sono in grado di organizzarsi per far si che il Comune provveda al risamamento di questi luoghi putridi e malsani. Anche le abitazioni che sono intorno da quello che si vede sono squallide e fatiscenti peggio delle baracche! Vergogna! Amministratori da cacciare, invece li votano sempre. Vuol dire che stanno bene nella m…