Anche a ridosso dell’uscita d’emergenza del teatro dell’oratorio. In questo viaggio scopriamo le due micro baraccopoli di via Appennini
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Una decina di baracche adiacenti alla chiesa di San Matteo. Il Viaggio nelle baraccopoli questa settimana ci riporta nel rione Giostra, precisamente in via Appennini. Da una parte ci sono 6 baracche e dall’altra 4. Più altre tre casette abbandonate da qualche anno. Dei piccoli agglomerati in cui abitano una dozzina di famiglie. Ancora una volta le casette sono attaccate al muro di una chiesa. Lo avevamo già visto in via Santa Maria La Nuova, con la chiesa assediata dalle baracche, e qui la storia si ripete. In questo caso le case si trovano proprio a ridosso dell’uscita d’emergenza del teatro dell’oratorio, lasciando un passaggio strettissimo come eventuale via di fuga.
Come si risana una micro baraccopoli
A pochi metri di distanza ci sono altre quattro casette, appartamenti alla stessa micro baraccopoli. “Dopo il completamento dell’assegnazione delle case ai fragili si procederà con le micro baraccopoli”, spiega il sub commissario Marcello Scurria. “Se non avessimo deciso di dare priorità a queste famiglie avremmo già assegnato alloggi, e forse iniziato a demolire, almeno una ventina di baraccopoli più o meno piccole”.
“Messina ha le periferie in centro”
Ancora una volta è Scurria a farci da guida negli anfratti del rione Giostra. Qui le baracche circondano palazzine e le palazzine circondano baracche. “Questi viaggi ci fanno riscoprire ogni volta una specificità di Messina, quella di avere le periferie in centro. Periferie sociali e non urbanistiche ovviamente”.
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..via appennini ??? via appennini !!! SI so dove è !!! da quelle parti c’è la sede della circoscrizione !!!
Ancora ci sono posti a Messina dove la VERGOGNA non ha limiti! La VERGOGNA di aver fatto costruire agli abusivi queste topaie putride e malsane in luoghi abbastanza vicini al centro della città. Chi ha amministrato la città nei decenni passati è il primo responsabile di tanto degrado! poi ci metto anche quei messinesi che hanno rfiutato la casa popolare per starsene nella baracca, molto più economica. E poi ci sono anche quelli che dopo aver ottenuto la casa popolare l’hanno venduta o affittata per ritornarsene a stare nella baracca. Perchè nella baracca non si paga nè la luce, nè l’acqua. Un connubio di responsabilità. Da una parte il Comune e dall’altra coloro che non hanno mai voluto fare un salto di qualità. Comunque la pensiate, una grandissima vergogna per Messina che ancora oggi viene considerata la città d’Italia con la più grande baraccopoli. Una volta smantellate queste baracche, là dove hanno cominciato a farlo, non si vede una riqualificazione del territorio. 100 anni per smantellare le baracche, e altri 100 per risanare il territorio. Eppure si vantano! Non si vergognano! E poi ci allarghiamo la bocca dicendo Messina è bella, Messina è bellissima, Messina la citta più bella del mondo! Mentiamo a noi stessi sapendo di mentire! C’è da verfognarsi! La bellezza ce l’ha data madre natura con il paesaggio naturalistico di grande impatto emotivo, ma qualcuno l’ha straziato, l’ha ferito, l’ha mortificato! Quelli che lo hanno stravolto questo lembo di terra di grande bellezza non sono degni di calpestarne il suolo.
non prendetemi per razzista, ho vissuto in zone dove le baracche sorgevano, li vendevano e le rivendevano o le davano ai figli in eredità. Mai pagati contributi e mutuo. Mio padre si è spaccato la schiena la migliore macchina una fiat 850 durata venti anni mentre nelle baracche avevano BMW e Mercedes e rinunciavano alle case nuove se non avevano ascensore, parcheggio cantina. io ho cambiato casa due volte ed ho pagato 40 anni di mutuo ed ho un’auto storica di 23 anni. La casa deve essere assegnata a chi è nella baracca dal 1908 gli altri provvedano da sé, vadano a lavorare o emigrano e si cercano un lavoro dignitoso. Bisogna avere la forza di dire basta! assistenzialismo basta! però una decisione di queste porterebbe voti???
continuo a ripete, avvocato Scurria venga a vedere la nuova baracca fresca fresca appena due mesi attaccata al muro di cinta della chiesa di San Luigi a Camaro Inferiore, a pochi passi dal suo ufficio. O dobbiamo attendere che ne costruiscano altre. Non le toglierete mai perché sbaraccate e poi non controllate e ne spuntano altre. A questa gente bisogna denunciarla
Perché non si commentano anche quelle baracche che ostruiscono la careggiata laterale destra del viale Giostra, e la sua messa in sicurezza, sia per i pedoni che per i veicoli. Sarebbe un altro passo verso la civiltà.
hai ragione Giuseppe, andavano demolite quando hanno coperto il torrente. I pedoni devono andare a piedi alla faccia della sicurezza. Ma, proseguendo pi in alto c’è un divieto di sosta 24 H, alle volte anche gli autobus non possono passare perchè le macchine sono parcheggiate, alla messinese, in tutti e due lati. Avete mai visto un vigile elevare multe? Parliamo di svincolo autostradale, bella immagine