Hyerace: "Il Pd non è un taxi, io più coerente nel no a De Luca" VIDEO

Hyerace: “Il Pd non è un taxi, io più coerente nel no a De Luca” VIDEO

Marco Olivieri

Hyerace: “Il Pd non è un taxi, io più coerente nel no a De Luca” VIDEO

mercoledì 25 Settembre 2024 - 13:11

Il candidato alla segreteria provinciale Dem: "Russo ha oscillato un anno e mezzo in Consiglio sostenendo l'allora sindaco di Messina"

MESSINA – Oggi grande affollamento Dem di Messina e provincia per la candidatura di Armando Hyerace come segretario provinciale. con la presentazione delle liste. “La mozione s’intitola Essere comunità perché noi vogliamo far rinascere il Partito democratico nel segno della giustizia sociale. Il Pd non può essere un taxi per le ambizioni personali. Sono contento che anche Alessandro Russo si candidi ed è legittimo che il deputato regionale Calogero Leanza lo sostenga. Il mio è un percorso più coerente perché Russo, per un anno e mezzo, con la lista libera LiberaMe, ha sostenuto De Luca sindaco e poi si è pentito. Così come si è pentito di essere renziano”.

A sostenere l’avvocato Hyerace, da sempre vicino al presidente dimissionario dell’assemblea Antonio Saitta, gli ex Articolo Uno Domenico Siracusano (“Qui non ci sono capi bastone e signori delle tessere”, in polemica con alcune dichiarazioni di Russo), che ha rinunciato a candidarsi, e Maria Flavia Timbro; la consigliera comunale Antonella Russo (“i valori di base del Pd in entrambe le mozioni”). E ancora Lucia Tarro Celi (“Non tutta l’area Cuperlo appoggia Alessandro Russo”, intervista video in basso), l’ex sindaco di Taormina Mario Bolognari, il consigliere della IV Municipalità Renato Coletta, Erika La Fauci (Giovani Dem di Messina) e tanti altri.

Il parlamentare Leanza e il capogruppo Pd in Consiglio Felice Calabrò dovrebbero appoggiare Alessandro Russo. “Le ipotesi primarie, per la segreteria provinciale, lanciate dall’onorevole Leanza? Mi sembra un modo per buttare la palla in tribuna. Anche lui ha condiviso il percorso congressuale”, ha dichiarato sempre Hyerace.

Per il Pd messinese sarà un ottobre caldo, anche per capire se ci sono margini per la rinascita nei territori. All’inizio dell’incontro stampa, a Palazzo Zanca, il candidato ha ricordato Cesare Terranova e Lenin Mancuso, uccisi dalla mafia il 25 settembre 1979, e Angela Bottari, che “sarebbe stata contenta per la compattezza del partito oggi”.

Le liste

Tra i nomi più noti, nelle liste, per il collegio di Messina la capolista Antonella Russo; per il collegio ionico M. Cristina Coledi, storica iscritta al circolo di Nizza e già consigliera comunale; nel collegio Nebrodi, Giacomo Prinzi (presidente Consiglio comunale di Patti) e, per il collegio tirrenico, Gabriele Saporita (presidente del Consiglio comunale di S. Filippo del Mela).

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7 commenti

  1. Pd + De Luca = il nulla.

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  2. Il PD in Sicilia deve seguire la stessa linea Nazionale, se vuole recuperare i delusi degli altri anni. No alleanze (tipo DeLuca).

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  3. Il nulla al Comune di Messina e tutta la provincia, ma poi in Italia, perché la Sicilia mica è in Italia, non si vergognano hanno governato per 60 anni, non hanno mai fatto una riforma, non hanno mai vinto un’elezione, tranne con Prodi, e sono stati sempre al comando, per non parlare dell’alleanza con i 5 stelle, in nulla del niente. Tutto per far assumere i figli e amici, provo un mare di vergogna.

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  4. Lanfranchi Eugenio 25 Settembre 2024 18:41

    Pd + 5 “stalle” = disastro totale

    Tutto per far assumere i figli e amici

    da ricordare che il rdc serviva per far assumere e non per far i propri comodi lavorando pure in nero

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  5. Messinesedoc dov’è che il PD ha governato per 60 anni? Non scrivere cose senza senso

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  6. Credo che Russo sia una persona capace , ma non posso scordare che lui ed il suo amico hanno fatto perdere la sindacatura a Felice Calabrò , si accordarono con Accorinti e Felice perse per una manciata di voti

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  7. non riesco a distanza di anni a digerire lo strano accordo Russo – Renato che portò alla sconfitta di Felice Calabrò per una manciata di voti , non ha mai nemmeno chiesto pubblicamente scusa ammettendo la colpa

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