Mentre alcuni cittadini sono fermi alla polemica sui cordoli a Palazzo Zanca si progetta la mobilità di domani
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – La strada è già tracciata: il futuro della mobilità di Messina passerà anche attraverso le nuove piste ciclabili. Quattro chilometri, fra pista pedonale e ciclopedonale, attraverseranno Capo Peloro e i restanti il centro della città. Il primo dei progetti è già stato affidato (vedi qui). La città cambierà volto e su questo l’amministrazione non intende indietreggiare di un centimetro. Ecco come risponde il sindaco Federico Basile a chi crea comitati e manifesta in corteo per dire “no” a cordoli, isole pedonali e piste ciclabili.
Progetto “Laguna Capo Peloro” già affidato
Davanti alla mappa che traccia la pista denominata “Laguna Capo Peloro”, da Ganzirri a Torre Faro, abbiamo parlato dei progetti che nei prossimi due anni cambieranno il futuro di chi la bici la usa o la vorrebbe usare in sicurezza. Ma anche di come è cambiato il trasporto pubblico locale, di come continuerà a cambiare con l’arrivo dei prossimi tram revampizzati e dei nuovi 80 bus elettrici. Lo stesso Basile esorta i cittadini ad essere “green” anche a Messina e non solo quando si va fuori città.
“Non portiamo avanti queste scelte perché lo impone qualcuno, ma perché è in questa direzione che va il mondo“, spiega il primo cittadino. E aggiunge che per accettare queste scelte serve un cambio culturale e ci vorranno anni affinché questo accada.
Pista ciclabile o Ponte , un minimo di coerenza , il 2024 sarà l’anno delle scelte .
I fondi del PNRR sono soldi che l’Europa daà per 2/3 in prestito, quindi è debito pubblico, creare delle schifezze sventrando una città è da incompetenti, tenuto conto che l’Italia dovrà restituire il debito. Si potrebbero impiegare i soldi per le scuole, gli ospedali e le strade che hanno bisogno di essere rifatte, non quelle buone,
Ci cuppa Nibali ……ahahah
Sono un sostenitore della mobilità in bici e, quindi delle piste ciclabili. Ho qualche perplessità sulle piste ciclo-pedonali perchè quelle sin qui realizzate sono pericolose.
Pedoni e ciclisti non possono convivere per ovvie ragioni, specie nel tratto di S.Agata. Infatti la pista si snoda davanti negozi e passi carrabili che rendono problematico l’utilizzo della bici. Bisognava utilizzare il tatto a mare, bellissimo, e già pronto per accogliere i ciclisti. A volte si ha l’impressione che le opere vengono realizzate solo per non perdere finanziamenti. Vorrei, infine, contestare la notizia che la pista di S.Agata è stata ultimata. Sono ancora in corso dei lavori di ripristino che non brillano per modalità esecutive
Quando arriverà l’ultimo tram revampizzato….. I primi saranno da rottamare. Tempi biblici.
Le elezioni future diranno se Basile e soci hanno ragione oppure se non hanno capito “la città”.
Sono d’accordo…il cambiamento avverrà in tempi lunghi….se non si inizia mai
Ma si rendono che cosa è una pista ciclopedonale? Camminare a piedi e ostacolare quelli in bicicletta!!!!!!
Facile metterla così.
In realtà pur di prendere i fondi, faranno piste ciclabili in salita, in discesa, sotto al mare.
Hanno dei km da adibire a pista ciclabile, anche se non serve, se poco utile o dannosa al traffico.
Questa è un’altra faccia della stessa medaglia.
Concordo col debito pubblico, soldi spesi male.
Prima o poi si tornerà a votare…Spero tanto ve ne andiate a casa prima…
Quanta ignoranza in grandissima parte di questi commenti..
Viaggiate, aprite gli orizzonti!
Io sono favorevole a piste ed aree pedonali però questa storia del cambio culturale secondo me a volte è utilizzata come un bavaglio per zittire chiunque eserciti il sacrosanto diritto di critica.
Signor sindaco non sarà necessario un cambio culturale anche anche nelle partecipate del comune?
Io alle isole ecologiche vedo un gran bivaccare, per non parlare di spazzini perennemente con il cellulare in mano e vigili ipovedenti.
Li il cambio culturale non è previsto?
Il futuro di Messina passa dalle piste ciclabili!
Infatti non si vede come i cittadini hanno apprezzato questo progetto intasando di biciclette tutte quelle che sono state già realizzate in città?
Forse transiteranno al massimo 10 biciclette in tutta una giornata???
Città devastata da cose inutili.
andremo tutti a comprare biciclette e biglietti per gli autobus…… anziché auto…..
Chissà quanti tra i nostri amministratori vanno a lavoro in bici o con in mezzi pubblici, sarei curioso di saperlo.