La sottosegretaria e parlamentare di Forza Italia Matilde Siracusano ribadisce il suo "sì" alla grande opera
Intervista video di Marco Olivieri
MESSINA – “Per Messina il ponte sullo Stretto sarà il volano. Lo shock economico di cui abbiamo bisogno. Il progetto prevede una serie d’infrastrutture connesse e ripristina tutti i collegamenti della città. Solo le grandi opere diventano acceleratori di grandi infrastrutture”. Matilde Siracusano, sabato a Messina per le europee, a sostegno della candidatura dell’assessore regionale Marco Falcone e della lista di Forza Italia, interviene sul tema caldo del ponte sullo Stretto.
Evidenzia la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di FI: “Qui c’è una divisione politica tra destra e sinistra su una grande opera. Una follia tutta italiana. All’estero le opere che creano sviluppo non provocano divisioni. E queste divisioni sono alla base della mancata realizzazione del ponte, stoppato da Prodi e poi definivamente da Monti dopo l’avvio di Berlusconi. Si tratta di un progetto validissimo, fatto da esperti internazionali, ed è l’unico realizzabile sullo Stretto di Messina, con un’unica campata”.
Brava Matilde bisogna pensare in grande, io esagero e sogno un collegamento Villafranca Messina con un’ autostrada a due corsie e senza interruzioni.
Ma andiamo con ordine, prima facciamo il ponte, resto coi piedi per terra.
Sarà certamente uno choc. Non economico, bensì distruttivo.
Appunto sarà lo shock micidiale e definitivo per Messina!!
Vero e verità il “ponte di salvini” sarà lo shock che affosserà definitivamente la città di Messina che timidamente stava rialzando la testa. Prepariamoci ad un futuro di figli e nipoti migranti.
Il ponte, signora Siracusano, sarà solo lo shock per Messina e basta! Sarà solo dispendio di soldi , rovina del nostro territorio e solo chi non ama Messina può volerlo. Smettiamola con la diceria che porterà tanto lavoro. Per quanto tempo? La durata della Lega al governo? Sarà un’altra incompiuta che poi lascerà senza lavoro a chi era stato promesso o aveva iniziato i lavori? Possibile che non vi è mai venuto il dubbio del perché grandissimi architetti del passato che hanno lasciato opere che sono durate nei secoli, non abbiano mai voluto farlo? Io questa domanda me la sono sempre fatta, voi? Non credo proprio. Credo piuttosto che a volere tale opera sia solo la mania di grandezza!
Ma quale sviluppo,porta solo distruzione del territorio e del panorama che lo Stretto di Messina mostra da millenni e che tutto il mondo ci invidia. Ci sono tanti vincoli come la laguna dello stretto in via circuito a Torre Faro, quella dei due laghi di Ganzirri e Torre Faro nonché l’attraversamento dello Stretto con il Ferry Boat.Voi portate solo distruzione e macerie sul territorio e nel paese. Vergognatevi, ma quale progresso .
la nuova conduttrice di Made in Sud……
Messina non ti ha votata, non ti ha eletta perciò vuol dire che non vuole essere da te rappresentata. Serve altro?
Spero tanto non lo facciano mai!
Bravissima.
Bisogna che questi BACCHETTONI del NO PONTE
se ne facciano una ragione.
Così come l’ondivago Cateno
De Luca e la SUA giunta
Comunale
Un progetto validissimo, vecchio di trenta anni e con 289 falle vistosissime. Forse non ha seguito l’iter.
Questi signori sanno bene che la maggioranza dei messinesi e,da recente sondaggio, degli italiani ,questo maledetto ponte non lo vogliono.Allora perché insistono? Certo non per il bene della collettività. Perché imporre ad un territorio che dice NO un’ opera che sanno bene essere devastante?
Certo sarà uno shock mortale per Messina e Reggip
Shock. Chissà se la sottosegretaria può – anche lontanamente – immaginare lo shock delle famiglie che si ritroveranno con le case (950 mica poche!!) anche gravemente danneggiate per il lavoro di scavo del tunnel ferroviario. Che questo possa avvenire non è la supposizione di un “catastrofista No Ponte” ma è stato scritto a chiare lettere dagli stessi progettisti e messo in evidenza in due tabelle nel progetto presentato al Ministero dell’Ambiente. Già venirne a conoscenza è stato uno shock, gentile sottosegretaria, dunque vuole dirci, Lei, qualche rassicurante parola su questo aspetto shockante della “grande opera”?