Interdonato interviene a favore di quelle aziende che a causa di 100 euro di debito col Comune rischiano sospensione della licenza. E De Luca lo definisce evasore...
E’ scontro tra il vice presidente del Consiglio comunale ed il sindaco. Pomo della discordia la soglia dei 100 euro di debito nei confronti del Comune che farebbe scattare, in piena pandemia, la sospensione della licenza.
Il pomo della discordia
La delibera di giunta sulla regolarità tributaria prevede che se hai un debito per tasse comunale superiore a 100 euro ti viene sospesa la licenza. A protestare, in modo del tutto legittimo, alla luce di una situazione drammatica che ha travolto le imprese, è stato il vicepresidente del Consiglio comunale Nino Interdonato. Per l’esponente di Sicilia Futura un simile provvedimento mette a rischio il già precario equilibrio delle piccole aziende messinesi.
#staiserenoimprenditore
“Sei un azienda messinese in difficoltà? Hai un debito derivante da tasse comunali maggiore di € 100?- ha detto Interdonato-#StaiSereno la Giunta De Luca è pronta a sospenderti la licenza. Ecco cosa prevede la delibera di “Regolarità Tributaria” che hanno inviato lunedì in Commissione Bilancio. È corretto che tutti paghino le tasse,ma se non si troverà un accordo politico per aumentare la soglia di tolleranza, prima della sospensione della licenza, Sicilia Futura seppellirà la delibera con migliaia di emendamenti”.
Interdonato “capo-evasore”
Per tutta risposta il sindaco De Luca ha dedicato ad Interdonato i fendenti della diretta facebook mattutina, definendolo “evasore” e compagno di merende degli evasori (ovvero coloro che magari hanno un debito di 100 euro con il Comune….).
100 euro: licenza sospesa
“Stamattina le attenzioni del Sindaco mi sono giunte via Facebook.. scrive Interdonato- Sono stato definito il capo della lobby degli evasori! Non replico agli insulti, non rientra tra i canoni della mia educazione. Chiedo scusa io per lui a tutte le piccole e medie imprese messinesi, tacciate di evasione, per avere accumulato 100€ di debito, e che rischiano la sospensione della licenza! Una semplice precisazione gli devo: massacriamo gli evasori seriali e gli speculatori, ma lascia in pace le micro imprese in difficoltà, come ha fatto il Sindaco di Brescia, prevedendo 1000€ di tolleranza”.
Alzare l’asticella a mille euro
Un debito di 100 euro, a Messina, dopo un anno di lockdown, zone rosse (e anche ultrarosse in particolare) peraltro dopo una crisi endemica, rischia di far chiudere altre saracinesca. Alzare il paletto della tolleranza non è peccato mortale.
I furbetti….Atm e Msbc
“Parliamo dei 100 euro di debito! Ma hai fatto due passi in città al centro? O sei rimasto trincerato in campagna? Una porta si ed una no troverai attività chiuse definitivamente! Colpa tua? No assolutamente. Della crisi! È vero ci sono stati i furbetti ed i furboni che hanno creato le Bad Company, chiudendo le società con debiti ed aprendo accanto quelle nuove. Staniamoli senza pietà! Mi pare che anche la “vecchia Atm o Messina Ambiente” facciano parte di questi furbetti e non per fatti gestionali recenti! Allora diamo l’esempio cominciamo da questi grandi evasori a colpire e denunciare alla corte dei conti! Li non parliamo dei 100 euro ma di milioni di debiti da onorare!

Quando il documento è stato approvato lui cosa faceva? Si può discutere quanto si vuole ma ciò non toglie che il vice presidente fa parte del consiglio che ha approvato la norma per cui la legge vale per tutti.
nel mese di luglio 2020 sono stato multato perchè in piena pandemia ho esposto , non sostituendoli, i gratta e sosta della vecchia atm con quelli della nuova che scadevano comunque il 31 luglio , Ora mi interrogo che fine ha fatto quell’euro da me grattato e non considerato valido alla sosta
De Luca, hai idea della pressione fiscale che ogni commerciante ha sulle spalle? E se dai uno sguardo, a parte qualche raro negozio che riesce a guadagnare, la maggioranza ha locali vuoti e si arrampica sugli specchi per andare avanti…cosa contesti loro per farli sembrare dei mostri evasori, che magari come tutti hanno comprato 300 euro di motorino usato al figlio o che dopo una settimana tra lavoro e incubi notturni, la domenica fanno finta di nulla e col sorriso falsissimo portano la moglie a mare cercando di mantenere la serenità famigliare? Sai che ti dico, meglio ridotto al lastrico ma con tanta dignità che magnaccio col reddito di cittadinanza o parassita della società mantenuto da soldi pubblici. Da quando ci sei tu non mi sembra che la città produttiva sia cresciuta, anzi ogni giorno che passa si affossa sempre di più ….l’unica differenza che ho visto, oltre a tutti gli imbucati comunali portati dalla vecchia politica, è che si sono aggiunti i tuoi sodali….che dire? Niente, agli occhi della società sono un evasore, ben venga questa tua iniziativa…magari col negozio chiuso riesco a trovare un po’ di pace che non ho mai avuto con questa attività di merda.
Condivido…..come al solito Cateno De Luca” estremizza ” e fa passare “messaggi devianti” ….gli evasori sono altri ……far scattare la parola evasore già per cento euro ,mi sembra il colmo ……e i veri evasori che girano con macchine di lusso, telefonini,non pagano neanche le spese mediche perché nullatenenti…..quelli come li chiama lui? Non li chiama , perché lui vede quello che più gli fa comodo ,che fa followers,….ora dà la caccia agli evasori
, già come ha” stanato i ‘nullafacenti “nelle partecipate…… fa le “crociate” con i padri di famiglia …..la” casta” non la tocca …… dà la caccia ai” luridi “della città e” punisce “noi facendoci pagare di più….per lui il” buono è tinto “e il “tinto è buono





. Neanche nella contea di un immaginario FAR WEST si è visto “peggiore sceriffo ” che invece abbiamo purtroppo nella realtà di Messina……non potrebbe anticipare le sue dimissioni?
GRAZIE
La proposta del consigliere è assai appropriata: alzare la soglia e portarla da 100 euro ad una cifra più alta (si cita il caso di Brescia con 1.000 euro). E aggiungerei anche un termine temporale congruo per mettersi in regola: per esempio entro il 2021.
Poco appropriata invece è l’uscita del Sindaco che sembra consideri evasori tutti i titolari di licenze per attività produttive/commerciali. Tra di loro ci sono invece molti cittadini onesti che stanno attraversando le difficoltà conseguenti alla pandemia.
Ovviamente, deve essere chiaro a tutti un concetto: le tasse e i tributi vanno pagati. Anche perché servono per coprire i costi dei servizi offerti a tutti i cittadini.
Forse non è così ma sembra quasi una beffa alle libertà, in questo caso al lavoro. I modi per recuperare somme di denaro esistono già e sono dati dalla legge. Perché misure così dure, soprattutto in questo periodo? Molti tra chi non riesce a pagare regolarmente, seppur in ritardo, hanno volontà di pagare e pagano. Il fine è giusto( forse) per un ente in affanno, ma il mezzo potrebbe creare una spirale pericolosa: debiti, termini brevi, licenza sospesa, debiti fornitori, attività bloccata, crisi fallimento e fornitori anche loro in difficoltà. Praticamente il caos.
Ogni città ha bisogno di scelte misurate per sostenere la collettività, non punitive verso categorie di cittadini.
Quest’uomo ha così tanto veleno dentro, che se lo punge un ape col gas che si sprigiona mi muore tutta fiumedinisi incluse le pecorelle che pascolano alla Santissima
Ma un IMRENDITORE anche se di piccola o media impresa che non paga o non può pagare 100 euro al suo Comune perchè dovrebbe continuare a definirsi imprenditore?