Istruzione agli adulti. "Insegnare qui è una sfida, molti studenti arrivano analfabeti" VIDEO

Istruzione agli adulti. “Insegnare qui è una sfida, molti studenti arrivano analfabeti” VIDEO

Silvia De Domenico

Istruzione agli adulti. “Insegnare qui è una sfida, molti studenti arrivano analfabeti” VIDEO

giovedì 12 Dicembre 2024 - 13:21

Alcuni docenti hanno lasciato la scuola ordinaria per dedicarsi agli stranieri e a chi ha abbandonato gli studi

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – Per alcuni di loro è una vera e propria missione. Il dirigente del Cpia di Messina, Giovanni Galvagno, e i suoi docenti raccontano la loro esperienza professionale. Insegnare italiano agli stranieri e far conseguire un titolo di studi agli italiani che provengono dal mondo della dispersione scolastica è una sfida. “I nostri studenti fanno in un anno quello che nella scuola ordinaria si fa in tre”, racconta la professoressa Daniela Bombara.

“Io ho scelto di lasciare la scuola ordinaria per insegnare qui”

“Io ho scelto di lasciare la scuola ordinaria per insegnare al Centro provinciale di istruzione per adulti e sto ricevendo delle grandi soddisfazioni. Non so se diamo più noi insegnanti agli studenti o loro a noi”, aggiunge la docente Mariella Grasso. Insieme ai responsabili del punto di erogazione del “Verona Trento”, Giovanni Lazzari e Sonia Truglio, ci mostrano alcune delle classi dei corsi pomeridiani e la multiculturalità che si respira nei corridoi.

cpia messina

Un giovane prof trentenne insegna a studenti molto più grandi di lui

Fra le new entry di quest’anno c’è un professore trentenne, che insegna inevitabilmente anche a studenti molto più grandi di lui. “In classe la differenza d’età si assottiglia. Anch’io ho scelto di insegnare italiano agli stranieri e non potrei essere più felice di iniziare la mia carriera qui”, racconta il giovane docente Andrea Fiorista.

cpia messina

“E’ la scuola più colorata di Messina“, aggiunge Galvagno, che dirige ben 15 sedi fra la città e la provincia. Dalla zona ionica alla tirrenica fino a Lipari, più due sezioni carcerarie. Gli studenti vanno dai 16 anni ad un’età indefinita: il centro, infatti, ha avuto e ha tuttora allievi sessantenni e persino ottantenni.

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