Nonostante le dimensioni, la “Medusa Cassiopea” non è una specie urticante, quindi, in caso di avvistamento nessuna paura
Oltre alla “Pelagia Noctiluca”, che quest’anno è stata avvistata diverse volte lungo lo Stretto e sullo Ionio, con l’arrivo della fine di agosto si comincia a segnalare l’arrivo della bellissima Cotylorhiza tuberculata, meglio nota con il nome di “Medusa Cassiopea”, una delle meduse tipiche del mar Mediterraneo. Nei giorni scorsi abbiamo avuto i primi avvistamenti fra le Eolie, lo Stretto di Messina e il mar Ionio.
Nonostante le dimensioni, la “Medusa Cassiopea” non è una specie urticante, quindi, in caso di avvistamento nessuna paura. Il consiglio degli esperti è quello di non catturarle. Esse svolgono un ruolo importante per il nostro mare, poiché fungono da filtro per l’acqua di mare e contribuiscono al mantenimento della catena alimentare nei fondali. Va inoltre ricordato che secondo la legislazione italiana uccidere o maltrattare le meduse (ad esempio togliendole dall’acqua per spiaggiarle) è un reato.