Marta, Yana e Tania sono giovani donne slave, messinesi d'adozione. "Il nostro cuore è li e sanguina con tutta l'Ucraina"
Servizio di Silvia De Domenico
Marta German è sposata con un uomo messinese e vive in città da 10 anni. “Ho creato un gruppo che si chiama Matrioska. All’inizio eravamo in 10 ora siamo 170 e ci supportiamo molto”. Dall’organizzazione delle feste tradizionali ucraine alla beneficienza per il loro popolo: ecco le principali attività del gruppo quando si riunisce. E ancora: “Ci aiutiamo a trovare lavoro in Italia o ci diamo dei consigli su come portare avanti una pratica. Insomma tutti quei problemi che si devono affrontare quando si vive in un paese straniero e nuovo”.
Nelle ultime ore all’interno di questa comunità ucraino-messinese si parla solo della situazione attuale. Le notizie che arrivano dalle famiglie rimaste a Kiev o in altre città vicine sono drammatiche. “Non ci resta che scendere in piazza e mostrare vicinanza ai nostri cari”.
A tenere in mano una bandiera della pace c’è anche Tania, una giovanissima donna dagli occhi tristi. E’ commossa ma anche molto determinata: “Parlo a tutti gli italiani, vi prego aiutateci oggi perchè domani sarà troppo tardi”.
Sono veramente commosso e apprezzo molto queste iniziative. Anch’io ho vissuto molti anni all’estero e non è facile. Soprattutto nei paesi comunisti No alla guerra assolutamente.