Ogni volta, i quattro erogatori finiscono ko nel giro di poche settimane. All’incuria (e al dolo) si somma la rarità degli interventi manutentivi
Una fontana pubblica gettonatissima, per la posizione favorevole – nel centro del quartiere e, al contempo, a un passo dagli imbocchi della tangenziale – e soprattutto per l’acqua, tradizionalmente molto apprezzata. Eppure, la fontana di Arangea, nella periferia Sud di Reggio, non riesce a dormire “sonni tranquilli”.
L’inciviltà dei pochi compromette costantemente il pacioso utilizzo da parte delle famiglie di questo e d’altri quartieri cittadini. Ogni volta passano, al più, due-tre settimane e gli erogatori vengono manomessi, lesionati, molto spesso addirittura asportati. Rubati, se preferite un termine più diretto.
Non solo. Nei casi meno gravi, quando insomma qualche rubinetto resta lì dove dovrebbe stare…, solitamente rimane malfunzionante. Il che significa metterci una vita per riempire anche poche bottiglie.
E, nell’approvvigionare d’acqua la propria famiglia, a volte questo vuol dire farsi anche la doccia.
Perché la “rottura” del getto idrico può proiettare l’acqua sui vestiti degli utenti e un po’ su tutto il marciapiede.
Ai gravi danni per l’utenza e per il decoro del luogo apportati (di frequente) dall’incuria o dal dolo bisogna aggiungere quelli prodotti dalla rarità degli interventi manutentivi. Perché dopo il danneggiamento delle “margherite” esistenti, per la sostituzione spesso tocca aspettare giorni o settimane.
A ogni buon conto, nel video – girato con uno smartphone, in condizioni di fortuna – Tempostretto vi propone le condizioni in cui versava la fontana di Arangea nella mattinata di oggi, mercoledì 16 giugno