In 600 lavorano nei servizi pubblici e chiedono stabilità. Stamattina la manifestazione di Nidil-Cgil di Messina
MESSINA – “Basta precariato nelle partecipate”. La Nidil-Cgil Messina, insieme ad una delegazione di lavoratori e lavoratrici, ha organizzato stamattina una protesta davanti a Palazzo Zanca. Il tutto “in seguito alla mancata risposta, da parte dell’amministrazione comunale, della richiesta di un incontro per la stabilizzazione dei 600 tirocinanti che contribuiscono a garantire il funzionamento di alcuni servizi pubblici nella città”, comunica il sindacato.
Racconta Costantino Pietro, un tirocinante amministrativo di Messinaservizi Bene Comune: “La situazione di noi tirocinanti è un disastro. Dopo aver fatto due anni e mezzo di tirocinio e, ancora, si continua a farlo senza assunzione e stabilità, io presumo sia una presa in giro. Il salario che ci danno è di 600 euro. Con 600 euro, cosa dobbiamo farci? Se abbiamo solo questa entrata non riusciamo a gestire la nostra vita: bollette, casa da pagare. Non arriviamo a fine mese. Dico solo che, con serenità, bisogna stabilire le persone che hanno già fatto il tirocinio e che abbiano acquisito le competenze” –
Dopo la protesta, il sindaco Basile ha accettato l’incontro e spiega il segretario generale della Cgil di Messina Pietro Patti: “Entro fine mese ci riconvocherà per trovare delle soluzioni alternative”.
C’è una vittima eccellente in questo gioco incrociato di interessi e necessità.
La qualità dei servizi.