Alessandra dal Verme, direttrice del Demanio, sottolinea l'importanza dell'intesa con il Comune nel segno della rigenerazione urbana
di Silvia De Domenico, testo raccolto da Marco Olivieri
MESSINA – “La dottoressa Alessandra dal Verme, direttrice del Demanio, è un esempio di come dovrebbe essere ogni dirigente, ogni burocrate. Non ci si può limitare a fare un sollecito scritto, ad esempio, in determinate situazioni. Bisogna agire, telefonare e mettersi al lavoro per il bene comune, secondo i principi della Costituzione”. A dichiararlo è il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, in occasione della presentazione a Messina del Piano immobili pubblici“. Il lavoro della dottoressa dal Verme è stato importante nel progetto, stamattina le firme a Palazzo Zanca, che vede in primo piano il recupero per Messina delle ex caserme Masotto e Nervesa, con la riqualificazione del territorio di Bisconte.
Ecco le parole della direttrice del Demanio (nella foto con il sub commissario al Risanamento Marcello Scurria): “Il protocollo d’intesa si chiama Piano città degli immobili di Messina. Si tratta di uno strumento che serve a pianificare, assieme agli enti del territorio, in modo coerente con la pianificazione urbana e gli obiettivi del Comune, e con il fabbisogno del territorio, la destinazione degli immobili pubblici e la riqualificazione degli stessi a Messina. L’immobile pubblico non è un’entità autonoma dalla città. È un qualcosa che deve dialogare con la città e che fa parte della rigenerazione della città. L’intesa con il Comune consente di porre in primo piano questa necessità di cambiamento. Messina è meravigliosa ma deve risolvere alcuni problemi come il disagio abitativo, in modo da valorizzarne il patrimonio paesaggistico e la magnifica posizione. Si vuole riqualificare un intero territorio in ottica di sistema”.