Nei prossimi giorni il censimento delle barche e poi la rimozione delle carcasse
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Pescatori, diportisti e proprietari di barche hanno incontrato le istituzioni sulla spiaggia del Ringo. C’erano il sindaco Federico Basile e l’assessore Francesco Caminiti, il presidente della V Municipalità Raffaele Verso e il comandante della Polizia municipale Giovanni Giardina, ma anche il comandante della Capitaneria di Porto Francesco Terranova e rappresentanti dell’Autorità di sistema portuale, che è titolare dell’area. Un incontro con tutte le parti coinvolte per stabilire come e di quanto allargare la zona balneabile.
Prima il censimento delle barche e poi la rimozione di quelle abbandonate
Lo scorso anno la prima svolta per questa “nuova” spiaggia del centro città. L’amministrazione era riuscita ad ottenere 150 metri per la libera fruizione, e li aveva attrezzati con docce, pedane e cestini per i rifiuti. Lo stesso verrà fatto nelle prossime settimane, ma aggiungendo qualche metro in più. L’intenzione era di raddoppiare lo spazio, ma non si sa ancora esattamente di quanti metri si riuscirà ad allargarsi. Si potrà stabilire dopo il censimento delle barche esistenti. I pescatori sono stati invitati a censire la propria imbarcazione e sembrerebbero tutti disposti a farlo. Dopodiché si procederà con la pulizia della spiaggia e la rimozione delle carcasse rimaste (operazione che era già stata fatta l’anno scorso). Verranno eliminate tutte le barche abbandonate, così si recupererà altro spazio da destinare ai cittadini.
Le voci dei pescatori del Ringo
Abbiamo ascoltato Francesco De Francesco e Vincenzo Tricomi, due pescatori della zona. Ecco quali sono le loro richieste e preoccupazioni. Vedi la gallery fotografica 👇🏻
Le barche sulla spiaggia del Ringo, se ben tenute, sono anche belle a vedersi. Fanno parte del paesaggio dello Stretto, ne esaltano l”essenza marina, si inseriscono perfettamente nel paesaggio. Secondo me e, ripeto, ben tenute, sarebbe un errore toglierle. Verrebbe a mancare un tassello interessante di quella che è stata, almeno in passato, la vocazione marinara di questo borgo che il “progresso” ha inesorabilmente snaturato. Togliere le barche sarebbe come mettere una pietra tombale su un frammento impirtante del nostro passato.
Ma quando mai. Le barche saranno pure belle a vedersi ma quando non hanno attorno tutta quell’ impalcatura di tubi innocenti arrugginiti che ti impediscono di gettare lo sguardo oltre la spiaggia. Carcasse di barche, finte barche adibite a ricovero attrezzi, verricelli dappertutto con le più fantasiose coperture di frigoriferi, bidoni, lamiere arrugginite, barche legate alla ringhiera che risulta anche mancante in alcuni tratti, sedie, sgabelli, vecchi tavoli, baracche, esche a avanzate buttate sulla spiaggia. Adesso osano anche a avanzare proposte?
Non esistono sole barche del Ringo. Anni fa pescatori dilettanti e piccoli diportisti sono stati censiti in tutte le spiagge messinesi e stanno aspettando che vengano identificati gli spazi idonei alle imbarcazioni . In tutte le cittadine della provincia di messina sono state identificate zone per il ricovero, il varo e l’ alaggio delle barche ma nel capoluogo sono da sempre negate ai cittadini e di tratti di spiaggia tecnicamente non balneabili nei pressi dei torrenti ce ne sono tante e potrebbero essere utilizzate allo scopo
A dire il vero nelle zone costiere di tanti paesi civili, in particolare nel nord Europa, le barche dismesse ma ancora in buone condizioni vengono riadattate a fungere da fioriere e, ben tenute, sono caratteristiche e spettacolari!!!