#iorustuacasapica...mei. L'Arcivescovo di Messina alla fine della veglia pasquale: "Messina non merita questi insulti"
Un durissimo messaggio rivolto chiaramente al sindaco di Messina Cateno De Luca. A lanciarlo dall’altare della Basilica Cattedrale di Messina, l’Arcivescovo mons. Giovanni Accolla. Prima di concludere la celebrazione della veglia pasquale, mons. Accolla ha pronunciato parole di amarezza nei confronti del linguaggio “turpe e volgare” utilizzato in città. Non nomina il sindaco, ma il riferimento è chiarissimo. Una dura condanna per quel messaggio diramato con l’altoparlante in cui il sindaco augura Buona pasqua ai messinesi con tanto di #iorustuacasapica…mei”.
Le parole dell’Arcivescovo Accolla
Parla delle famiglie in cui ci sono bambini e anziani. «Cerchiamo di avere tanta attenzione per questi nostri fratelli che vanno tutelati con la carezza e l’attenzione di chi sa usare linguaggi appropriati, non sprovveduti e volgari. In città se ne sentono parecchie. E’ una vergogna. Dovrebbe pentirsi pubblicamente chi va veicolando linguaggio turpe. Non possono celebrare e augurare la Pasqua quei cittadini che sono volgari nel loro linguaggio. Sono fortemente amareggiato perché il popolo di messina non merita questo tipo di insulti».
Arcivescovo invece di parlare parlare solo parole metti le mani in tasca e dona ai poveri,questo gesto è meglio delle parole che sai solo usare.
FAI I FATTI E’ MEGLIO.
Bravo Santino, è quello che dovrebbero fare in questo momento, invece di guardare e prendere di mira il Sindaco…
Guardano le pagliuzze negli occhi degli altri per nascondere le travi che hanno…..
Le mani in tasca potrebbe metterle anche il sindaco che guadagna l’anno 600mila Euro!
#delucachiediscusa altrimenti
dimettiti e lascia che la cittadinanza scelga qualcun altro più degno di ricoprire la carica di sindaco e di essere all’altezza e rappresentare degnamente tutti i Messinesi “con disciplina e onore” (art. 54 Costituzione).
#delucadimettiti
M. A.
Mauro sei un nostalgico di accorinti. Lui si che avrebbe cacciato il covid 19. Con la sua maglietta il jeans e la sua bandiera della pace. Grande MAURO
Caro arcivescovo al posto delle pagliuzze cerchi le travi………
come a palermo il problema è il traffico e non la mafia,cosi a messina il problema è il linguaggio scurrile di de luca e non gli sciatori che tornando non si sono isolati ed hanno messo a rischio una città intera(a proposito nessuno ne parla più,potenza dei potenti)mi raccomando guardiamo sempre alle pagliuzze e non alle travi….
É vero, non se ne é più parlato degli sciatori, neanche il sindaco, dai dati ASL deve essere emerso che la stragrande maggioranza, in realtà, si era censita e aveva assolto gli obblighi della quarantena; magari molti di questi ingiustamente diffamati avranno sporto querele alla procura riservando di costituirsi parte civile per i risarcimenti che potranno chiedere ove fosse accettata la divulgazione di notizie false, ed é forse per questo che non se ne parla più, ed é una saggia decisione.
Dalle prime notizie invece risultava che solo un terzo degli sciatori si fosse autodenunciato in tempo,gli altri o in ritardo oppure non avevano fatto alcuna denuncia. Non era giusto pubblicare i nomi per evitare caccia alle streghe,ma si voleva sapere il numero degli sciatori che avevano messo a rischio l incolumità dei messinesi e se fossero stati denunciati i trasgressori,perché le regole dovrebbero valere per tutti.penso invece che il motivo per cui non se ne parla più è dovuto al fatto che di tratta persone altolocate e non di quei poveri disgraziati della renault 4
“POVERA PATRIA SCHIACCIATA DAGLI ABUSI DEL POTERE, DI GENTE INDEGNA CHE NON SA COS’E’ IL PUDORE;
SI CREDONO POTENTI E GLI VA BENE..
TRA I GOVERNANTI QUANTI PERFETTI E INUTILI BUFFONI, QUESTO PAESE E’ DEVASTATO DAL DOLORE..NON CAMBIERA’…MA SI CHE CAMBIERA’, SI CHE CAMBIERA’!…” (F. BATTIATO)
UN GRAZIE SENTITO A SUA ECCELLENZA MONS. ACCOLLA
Mauro A.
Mi dissocio. Prima di criticarlo, si guardino i risultati. Messina è una delle città più grandi d’Italia e ha pochissimi casi di positività. E parte del merito é di chi ha tenuto alta l’attenzione, cioè del sindaco De Luca.
Il resto sono solo chiacchiere.
Buona Pasqua a tutti
Sono bassi in tutta la Sicilia non solo a Messina.
Caro Arcivescovo, ci fissiamo sulle cose banali e non su problemi più gravi vero? Non è certo il linguaggio di un sindaco il problema e dato che molta gente per capire ha proprio bisogno di tale linguaggio,la smetta di farneticare e inveire contro chi sta usando tutti i modi per evitare che a Messina e dintorni ci sia una seconda Lombardia! Si vergogni piuttosto lei e pensi più a parlare di Dio e a guidare le anime verso la preghiera, cosa per cui lei riveste quella tonaca il cui compito sembra aver dimenticato ! Metta pace nel suo di cuore per primo! Buona Pasqua signor arcivescovo!
Lo Zampognaro ha contagiato pure lei
Mons. si e dimenticato di sgarbi e suoi simili che scorazzano per le tv nazionali che ne dicono di volgarità a levaleva.
Saluti e Buona Pasqua
Paragone che non c’entra niente. Ritenta, sarai più fortunato
Si puo’ parlare con educazione e dire le stesse cose senza cadere nel volgare e scurrile. I messinesi sono persone gentili e generose e non meritano un linguaggio volgare!! Ad ottobre durante lo street food ho incontrato De Luca e gli ho detto che far pagare una multa di 400 euro a degli anziani se sbagliano il giorno del pattume era una cosa assurda e mi ha risposto: loro non sbagliano e se lo fanno devono pagare!!! Applausi a questo Sindaco!!!!
Si può criticare solo se si è li,a combattere per Messina come sta facendo il nostro sindaco,può sbagliare è normale ma sta lottando in modo duro come non ha fatto nessuno da ANNI ,l’arcivescovo invece di criticare potrebbe fare qualcosa di utile fino adesso è rimasto a riposo.
Grazie Arcivescovo non sanno quello che dicono perdonali se puoi
Egregio arcivescovo mi scandalizzo di più nel vedere che la sua chiesa è il Vaticano non stanno facendo niente per questa emergenza… Mani in tasca l oro non serve in chiesa…. Aprite monasteri e gli immensi spazi che avete sul territorio per i poveri… Sicuramente De Luca è stato inadeguato, ma almeno difende la città e i suoi cittadini. Caro Arcivescovo esci allo scoperto ed esci i soldini “dare è meglio che ricevere” dovresti saperlo…
E chi ha violato le regole non dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa? Dalle classi popolari che banchettano e sparano fuochi di artificio a quelle più elevate che vanno a sciare e giocano a tennis.
Ormai il turpiloquio è diventato ordinario mezzo di comunicazione. Occorre farsene una ragione a quanto pare, anche quando si parla della Santa Pasqua. Non capisco, ma mi adeguo!
Cateno De Luca è il Salvini di Messina. Ha capito che parlare alla pancia della gente produce il suo frutto in termini di consenso (soprattutto elettorale). Quindi se ne frega se il ministro Lamorgese lo denuncia, se l’arcivescovo lo richiama ad un linguaggio più consono al ruolo che ricopre, lui va dritto per la sua strada perché ha il consenso del popolo (uno). Salvini spiccicato.