I rami di uno dei due "giganti verdi" poggiano sui cavi telefonici. Nel secondo caso, le radici hanno scavato sotto il manto stradale sollevandolo
A Lazzaro, fondamentale frazione
balneare di Motta San Giovanni – importante centro del Basso Jonio reggino –, si teme per due alberi pericolanti.
Lo fa sapere, documentandolo anche attraverso le immagini, il referente unico dell’Ancadic Vincenzo Crea.
La situazione segnalata interessa il 18esimo chilometro della Statale “18”
Reggio Calabria-Taranto, lato mare. I
rami di uno dei due “giganti verdi” poggiano sui cavi telefonici: in
caso di crollo, potrebbero derivarne danni gravissimi a cose e persone. Nel
secondo caso, rileva ancòra Crea, le
radici arboree hanno scavato sotto il manto stradale sollevandolo e forse
interessando le fondamenta di alcuni edifici privati vicinissimi.
Al numero civico 78, il primo albero a una dozzina di metri d’altezza ha rami che sporgono sulla strada ad altezza d’uomo. In caso di crollo i rami o la parte dell’albero interessata, rilevano dall’Ancadic, «si riverserebbero inevitabilmente sulla strada pubblica e sulla proprietà privata».
Poco più avanti, in direzione Sud, il secondo “gigante verde” risulta piazzato giusto davanti alcune case. Le sue radici, spiega Crea, «hanno sollevato il manto stradale e non si esclude abbiano potuto interessare le fondamenta dei fabbricati situati a qualche metro». Sia l’Ancadic sia il Comitato Torrente Oliveto guidato proprio da Vincenzo Crea, negli anni, hanno chiesto invano al Comune di Motta San Giovanni di rimuovere il pericolo. Su richiesta del proprietario dello stabile al civico 78 c’è stato invece più di un intervento dei Vigili del fuoco. Adesso viene chiesto un intervento “definitivo” che decimi in altezza l’albero al civico 78 e sgomberi dai rami la linea aerotelefonica.