Rischio-crolli, fogne a cielo aperto, cabine ridotte in condizioni intollerabili: "Cittadini per il cambiamento" si rivolge al prefetto Mariani
Il Lido comunale? Per il suo utilizzo, scrive Nuccio Pizzimenti, è simile a una discarica.
Ecco perché il presidente di Cittadini per il cambiamento si rivolge al prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, nell’intento di persuadere il sindaco Giuseppe Falcomatà «a mettere in sicurezza al più presto l’intera struttura cementizia del Lido». Struttura presenta con evidenza «cornicioni a rischio-caduta» e ha gli stessi solai che «rischiano adesso di collassare e sprofondare l’uno sull’altro», con rischi ingenti per chi ugualmente frequenta il Lido.
Delle “presenze” invernali, poi, si sa molto bene: risultano vandalizzate tanto che «in molte cabine si trovano persino resti d’escrementi umani». E proprio per questo, alle porte della stagione estiva, urgono controlli anche da parte dell’Azienda sanitaria provinciale e dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni. Ad avviso di Pizzimenti, il «decadimento» e il «degrado» in cui versa attualmente la struttura balneare sarebbero riconducibili a «ben 2 legislature infauste della Sinistra al Comune, a guida Falcomatà».
Situazione complessiva che penalizzerebbe le nostre strutture ricettive e comunque spingerebbe a fruire di altre strutture balneari funzionanti.
Il Prefetto di Reggio Calabria, aggiunge poi il presidente di Cittadini per il cambiamento, «sarà da me notiziato delle situazioni di pericolo per i probabili crolli della struttura, al fine d’adottare gli idonei iter di legge a tutela della pubblica incolumità, con l’opportuno intervento dei Vigil del fuoco».
In relazione a questo, Nuccio Pizzimenti chiede sia messo in mora il primo cittadino, affinché metta in completa sicurezza l’intera area, installando anche dispositivi di videosorveglianza e allarme e coinvolgendo anche il questore – si legge ancòra –, onde predisporre un costante controllo della struttura da parte delle forze dell’ordine h-24».
Resta una questione maleolente: l’antica fogna che appesta il Lido da decenni. «Il sindaco della “svolta”, in due legislature – attacca Pizzimenti – non ha mai fatto le opere pubbliche necessarie». Un po’ come per il depuratore di Ravagnese, fa notare.