Grazie ad un lavoro in sinergia la caretta caretta è stata liberata nelle acque della Marina Protetta di Milazzo
Un riconoscimento importante, quello di Centro di Primo soccorso per tartarughe marine (CPS),che è stato conferito dalla Regione Siciliana all’OVUD (OSPEDALE VETERINARIO UNIVERSITARIO DIDATTICO).
Lilla è tornata in mare
E’ tornata in mare Lilla, la tartaruga della specie Caretta Caretta di circa 55 kg, recuperata a largo dell’isola di Ustica in condizioni preoccupanti, disorientata e con difficoltà a nuotare. (VIDEO)Lilla è stata subito trasportata presso L’OVUD DI Messina dove è stata rifocillata e sottoposta a tutte le indagini diagnostiche per escludere malattie infettive e pericolose per la specie.
Il centro di soccorso
Il coordinatore dell’ospedale veterinario didattico dell’Università di Messina, prof. SANTO CARACAPPA, sempre molto attento alle esigenze e i progressi DELL’OVUD, ha mostrato l’orgoglio di questa bella impresa condotta con il Consorzio di Gestione dell’area Marina Protetta di Capo Milazzo e con l’associazione Marevivo Onlus. L’OVUD DI Messina lavora in stretta collaborazione con la Capitaneria di Porto Regionale, con la Ripartizione Faunistica Venatoria e con le AASSPP, offrendo un SERVIZIO H24 in grado di fornire informazioni e accogliere animali in difficoltà che necessitano di cure e interventi sanitari.
La sinergia tra Enti
LILLA IL BELLISSIMO ESEMPLARE DI TARTARUGA, è stata liberata ieri pomeriggio, nelle acque dell’area Marina Protetta di Capo Milazzo, località “NGONIA”. “Questa liberazione-sottolinea CARACAPPA- rappresenta l’importanza delle reti collaborative tra Università e enti e tra i diversi portatori di interessi del mare, tutti uniti per la salvaguardia dell’ambiente e della fauna, ma sopratutto di animali come le Tartarughe che rischiano l’estinzione e che ogni giorno si trovano a lottare per la propria vita per colpa dell’uomo.l’inquinamento infatti sta danneggiando l’habitat di queste meravigliose e inoffensive creature che purtroppo si ritrovano spesso intrappolate in reti da pesca, ferite da ami ma sopratutto ingeriscono buste ed oggetti di plastica che le conducono poi alla morte.Importante quindi la collaborazione dei cittadini e delle istituzioni locali per una salvaguardia responsabile di tutto il territorio, che possa servire da esempio alle nuove generazioni ma soprattutto una salvaguardia necessaria che ogni uomo dovrebbe avere per La Vita.Da oggi Lilla nuota di nuovo libera e felice e ricomincia una nuova vita che le è stata regalata.