Una commerciante ne sottolinea l'importanza ma chiede più controlli: "C'è chi l'attraversa lo stesso con le auto"
MESSINA – Un’isola pedonale che non viene trattata come tale. “Nessuno controlla e sanziona chi viola le regole. L’isola è abbandonata. C’è chi l’attraversa lo stesso con le auto”, denuncia un negoziante. Siamo in via Camiciotti, nella strada che collega la via Giordano Bruno alla scuola “Verona Trento”. L’isola pedonale è stata prorogata sino a marzo 2025. Sono diversi i commercianti che hanno fortemente voluto che la via fosse vietata alle auto e alle moto. Tra questi Alessandra Strazzeri, che ne sottolinea l’importanza: “Per chi fa attività come le nostre è quasi vitale. Avendo a disposizione uno spazio esterno, possiamo mettere sedie e tavoli. Io, nello specifico, ho fatto realizzare una struttura rialzata proprio per tutelare i miei clienti”.
Ma le auto transitano lo stesso e gli automobilisti spostano le transenne stradali o, addirittura, parcheggiano all’interno dell’area pedonale, che in futuro dovrebbe diventare permanente. “Tantissime volte ho dovuto sistemare le transenne che gli automobilisti spostavano. Una mattina, addirittura, ho dovuto farlo per quindici volte. Le ho contate”, racconta la commerciante. Proprio ieri il nostro giornale ha ricevuto una segnalazione su quest’argomento: “L’isola pedonale è quotidianamente attraversata nei due sensi di marcia da auto e moto senza alcun controllo”.
Non manca la cattiva educazione. La signora Strazzeri, un giorno, si è accorta che un’automobilista stava effettuando la manovra di parcheggio. Ma, nel tentativo di avvisarla, “ho ricevuto una risposta estremamente maleducata. Io non sono abituata. Ero stata gentile ma ai messinesi non importa, sono sempre infastiditi”.
L’area appare trascurata. Un altro commerciante aggiunge: “Se deve essere così, è meglio non fare l’isola pedonale. Siamo costretti a dover mettere le sedie negli stalli di sosta per far capire che qui non possono parcheggiare. La polizia municipale deve intervenire”.
… vediamo se ho compreso l’ argomento.–co sono 4 ristoratori che … improvvisamente o forse ( immagino) grazie alla “affettuosità politica” di un’ amministrazione locale che ha distrutto la viabilità e lo storico commercio al minuto del centro, ottengono la chiusura di una importante arteria cittadina con riverbero negativo sulla circolazione stradale…. ricordo a me stesso che le strade sono pubbliche e questi errori della politica locale creano danno ad altri cittadini…a da passa a nuttata
Ma infatti non è un’isola.
È una strada, chiusa per forza, che strizza pure la viabilità.
Appena 100 mt e c’è Piazza Cairoli, area dedicata ai pedoni.
Non è questione di una piazza. È la mentalità di schiavi dell’ auto, regina alla quale ogni diritto è riconosciuto, che va cambiata. Posteggiare con 4 ruote sul marciapiede senza lasciare spazio alcuno ai pedoni, occupare gli stalli per disabili, lasciare l’auto dove pare al conducente sono segni di totale ineducazione civica.
Questo commento parla di altro.
Parla di condotte non corrette, ma che non giustificano l’idea di abolire le auto o impedire un traffico normale con parcheggi e raggiungibilità della propria destinazione.
Quindi gli ordini vanno ghettizzati in una o due piazze perché sua maestà l’auto deve scorrazzare dove vuole? Alla faccia del diritto costituzionale alla libera circolazione!
Se le strade sono pubbliche, perché chi desidera transitare a piedi deve fare la gimcana tra auto posteggiate in modo selvaggio, strombazzate incivili se cerchi di cambiare marciapiede ed incollare gas di scarico in quantità industriale? E perché il pedone va trattato come i nativi americani, rinchiusi nelle riserve (piazza Cairoli) e guai se ne esce?
Sarebbe bello sapere quanti commercianti pagano regolarmente l’occupazione del suolo pubblico.
ma visto che hanno chiuso la strada basta semplicemente boicottare quelle attività commerciali, E poi ricordatevi……. che arriverà il giorno delle elezioni
La realtà in questa città di prepotenti e maleducati è sotto gli occhi di tutti! Questa commerciante con garbo e con grande calma ha espresso il suo parere favorevole alla chiuusura della Via Camiciotti. Altri leggo dai commenti non approvano. I soliti schiavi dell’automobile che rifiutano di fare due passi a piedi per godersi quel che resta di questa città perduta. Gente che non vuole rispettare le regole, e che con arroganza sposta anche le transenne per passare con l’auto. Che dire? A Trento o a Bolzano una cosa del genere è impensabile! C’è un solo modo per far rispettare le regole a Messina: stroncare questi prepotenti con la vigilanza e con le telecamere! Questa è una città che si può amministrare solo con il pugno di ferro. Ma per amministrarla ci vogliono persone di sani principi che non si fanno corrompere!
Un’isola pedonale che non esiste e crea problemi. Si puo’ chiudere una strada per favorire involontariamente due paninoteche e un paio di negozi ? No, non ha senso. Chi ci dovrebbe passeggiare ?! Per vedere cosa ?!
Il problema non è non voler andare a piedi. Laddove ci sono dehors, tavolini, bar, gelaterie, ristoranti e bar per prendere l’aperitivo non si cammina né sulla strada né sul marciapiede. Quindi il pedone fa slalom fra tavolini, auto parcheggiate negli angoli. Richiedo quanti pagano regolarmente l’occupazione suolo, quanti posti possono occupare e quanti in realtà ne hanno?
Chi pretende di non rispettare regole con prepotenza deve essere stroncato… Non esistono regole personali… C è un divieto lo rispetti.
Il corpo dei vigili urbani ahimè a Messina è inutile.. E non si tratta di essere pochi! Infatti una stagione fa nelle traverse del centro il comandante oggi “eliminato” qualcosa aveva fatto…